Roma, approvato il PGTU: eco-pass, isole pedonali, ciclabilita' e trasporti pubblici
Approvato dall'Assemblea capitolina il Piano Generale del Traffico Urbano che prevede una riorganizzazione della mobilità romana nei prossimi anni
17 April, 2015
Potenziare il trasporto pubblico, installare varchi elettronici sul confine dell’Anello ferroviario e introdurre eco-pass per l’accesso, migliorare la ciclabilità della città e aumentare il costo delle strisce blu. Questi alcuni degli obiettivi del PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) approvato nella sera di giovedì 18 aprile 2015 dall’Assemblea capitolina con 24 voti favorevoli, dopo che era stato approvato nel settembre 2014 dalla Giunta. Roma ha così il suo “piano regolatore” della mobilità, il secondo per la città, dopo il provvedimento elaborato alla fine degli anni Novanta.
Si tratta di “un piano coraggioso che integra il trasporto tradizionale con quello più rispettoso dell'ambiente, che punta alla cura del ferro, alle piste ciclabili, alle pedonalizzazioni”, ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino.
Un piano che secondo l’amministrazione si rivela necessario considerando che nella Capitale circolano 2 milioni 800mila veicoli, di cui 700mila a due ruote; inoltre Roma ha il tasso di motorizzazione più alto tra le capitali europee con 978 veicoli ogni mille abitanti, contro i 415 di Parigi e i 398 di Londra. Simmetricamente, l’incidenza del trasporto pubblico sul totale degli spostamenti si ferma al 28% in ora di punta, riporta il Campidoglio. Le piste ciclabili coprono lo 0,6% della rete stradale, nonostante la domanda sia in crescita. Nel contempo è cresciuta in percentuale la popolazione che vive oltre il GRA (nel ’98 era il 18%, oggi è il 30%) e i pendolari dalla provincia sono aumentati del 60% tra 2004 e 2012. Ci si sposta di più, dunque, e inevitabilmente lievita il problema della sicurezza stradale.
Con il PGTU si intende dunque dare risposta alla situazione ponendo degli obiettivi precisi: +20% di velocità commerciale del trasporto pubblico di superficie (con più corsie preferenziali e nuovi itinerari “a priorità semaforica”); +20% di utenti dei mezzi pubblici; morti sulle strade dimezzati nel 2020 rispetto al 2012, come da impegni assunti con l’Unione Europea; almeno un’ “isola ambientale” in ogni Municipio nei prossimi due anni; centro storico interamente riorganizzato per isole ambientali – da estendere progressivamente alle aree esterne – e percorribile solo dai mezzi a basse emissioni; aumento dell’uso delle piste ciclabili entro due anni (+4% in tutta la città, +10% in centro storico). In più, per il car sharing l'impegno è quello di triplicare l’offerta di Roma Capitale (car sharing classico) e introdurre fino a 2.500 veicoli per offerta a “flusso libero”, mentre per il bike sharing - di cui Roma ad ora è sprovvista - si annunciano fino a 80 ciclostazioni e 1000 biciclette. Inoltre, l'assessore alla Mobilità Guido Improta intende riportare in Giunta l'aumento della sosta sulle strisce blu.
Tra le linee guida del PGTU, l’installazione di varchi elettronici sul confine dell’Anello ferroviario con la contemporanea introduzione di una sorta di eco-pass per accedervi. I tempi di questa operazione ora però slittano di un anno per effetto di uno degli emendamenti approvati dall’Aula capitolina che impegna il Campidoglio a posticipare la data dell’installazione dei varchi entro il 2017 e l’avvio del bonus mobilità entro il 2018. Approvato anche l’ordine del giorno che richiede a Sindaco e Giunta di intraprendere ogni azione necessaria per trasferire la proprietà della ferrovia Roma-Lido dalla Regione Lazio a Roma Capitale. E poi ancora la messa in sicurezza della pista ciclabile Tevere, la possibilità di attivare con regolarità un collegamenti sostitutivo per la Roma-Lido ogni volta che si verificano problemi con il servizio.
L’intento è quello di passare a una logica di sistema, equilibrare diverse esigenze, integrare al massimo i diversi mezzi di trasporto, conciliando mobilità e accessibilità con la vocazione storico-artistica di Roma e con le esigenze di sviluppo delle periferie. Secondo Annamaria Cesaretti, presidente della Commissione Mobilità, il Pgtu “è un Piano improntato sulle necessità di far incontrare la domanda dei cittadini e l'offerta del trasporto pubblico. Un Piano quindi che si trasformi in una reale opzione alternativa al mezzo privato”. Cesaretti ha ricordato anche che l’Assemblea capitolina ha approvato il provvedimento che prevede l'impegno della Giunta a consultare per ogni decisione la Commissione capitolina Mobilità. Punto di partenza del Pgtu sulla mappa della città è una classificazione delle strade e delle zone della città anche al di fuori del raccordo anulare per poi lavorare sulla viabilità principale e su quella secondaria. La città è così suddivisa in sei zone urbane, dall’area centrale Mura Aureliane ai centri urbani all’area extra-gra.
Tra gli interventi a breve-medio periodo (entro il 2018): nuovo nodo Pigneto (fermata treni linee FL1-FL3 e scambio con tram e metro C); incremento linea su ferro tra Casilina e Ciampino; collegamento Ostiense-Vigna Clara (prima fase completamento anello ferroviario nord); serie di potenziamenti di linee e direttrici esistenti: passante ferroviario sud Ostiense-Tuscolana-Casilina-Tiburtina; linee FL1 (aeroporto Fiumicino), FL4 (Castelli), FL6 (Roma-Colleferro), FL7 (Roma-Latina).
"Con l'approvazione del Pgtu, l'assemblea capitolina raggiunge un altro traguardo importante voluto fortemente da questa amministrazione: cambiare la mobilità urbana in modo sostenibile", ha commentato Estella Marino, Assessore all'Ambiente di Roma. "Il Pgtu approvato, infatti, prevede una serie di misure di riorganizzazione del traffico urbano che puntano a disincentivare la mobilità privata a favore di quella pubblica. Più mezzi pubblici, quindi, ma anche interventi a sostegno del car sharing, bike sharing, piste ciclabili, pedonalizzazione in centro e in periferia, molti i percorsi spostati su ferro. Sono solo alcuni dei cambiamenti previsti per migliorare la vita dei romani ma anche la qualità dell'aria e della loro salute. Con una programmazione di questo tipo si agirà, infatti, anche sullo smog e sulle polveri sottili e si renderanno meno necessari interventi ad hoc come le targhe alterne o il blocco del traffico. Roma, con questo nuovo passo, si avvicina ancora di più alle altre città europee, tutte già pensate all'insegna della sostenibilità urbana".
Per consultare i dettagli del PGTU >> http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/pgtu_2015_scheda.pdf