Trasporto pubblico? "Di notte Milano non è ancora all'altezza"
Ecco uno dei nostri sondaggi sui Giovani@SenzaMotori che si spostano di notte a Milano. Via Vetere, Colonne di San Lorenzo: tante ragazze, molti abbonati ATM. Ma se si fa davvero tardi, rincasare con i mezzi pubblici è ancora un problema
22 April, 2015
Beatriz, 32 anni, e Victor, 34, sono spagnoli, di Madrid. A Milano da più di un anno a lavorare per una compagnia d’assicurazione. Quale?, “La più grande”, sorridono. Sono fortunato, chi meglio di due spagnoli per chiedere com’è la “movida” milanese e, soprattutto, come ci si sposta di notte a Milano, rispetto a Madrid.
Beatriz parla volentieri. Lei ha la fortuna di abitare vicina al centro e va spesso a piedi o usa i mezzi pubblici, "che non sono male a Milano, e sono economici, rispetto a tante città europee". Ma “Milano non è all’altezza di notte”, ci confessa Beatriz, e pure il suo amico Victor, conferma. “Se devi fare davvero tardi, magari per andare a ballare, soprattutto se sei una donna, ti ritrovi disorientata e insicura. In più di un anno a Milano non ho mai corso davvero pericoli, ma mi sono sempre sentita insicura la notte. I mezzi pubblici, se ci sono, hanno frequenza scarsa, per una ragazza il problema è anche aspettarli da sola alla fermata, non avere certezza sull'orario di passaggio. Noi andiamo a ballare al Magnolia (zona Idroscalo). Vuoi farlo con i mezzi? Buena Suerte!”. Ma il problema è anche quello di una città che di notte vive poco, questo pure provoca insicurezza. Tranne le zone "classiche" del divertimento, tutte in Centro, Milano in periferia la notte sembra essere abbastanza un deserto.
Dopo gli intervistati spagnoli, abbiamo sentito una decina di
Giovani&SenzaMotori, quasi tutte ragazze, dai 20 ai 25 anni, provenienti dalla Milano dentro o fuori la cerchia della 90/91, comunque in città. La
sorpresa positiva è stata di saperle quasi tutte abbonate ATM, e
realisticamente consapevoli del buon costo del serivizio, rispetto ad altre
città europee. Ma l’impressione è che la soddisfazione scenda per chi non abita a meno di 300 metri da una fermata metro... E di notte i
problemi ci sono. Le linee notturne molti ancora non le conoscono – “perché ATM
non le pubblicizza meglio?” – l’ultima carta da giocare di notte resta la 90/91 e le
sostitutive (solo il week-end), ma con le conosciute titubanze, soprattutto
per le ragazze. “E’ sempre un’avventura", "Mai da sola, solo in gruppo, "L’ho presa
una volta e da allora ... mai più"
Anche sul fronte bicicletta, la sensazione è che il mezzo a due ruote non sia ancora tenuto in considerazione dai giovani milanesi per la “movida” in centro. Proprio venerdì 17 avevamo chiesto ad alcuni Giovani&Senzamotori di arrivare, dalla periferia dove abitano, alle Colonne di San Lorenzo, in bicicletta. Chi l’ha fatto è arrivato più provato del solito e le cause sono note. “Andare in bici la sera per tanti è troppo pericoloso: per il traffico, per le cavolate che fanno gli altri, perché le ciclabili sono solo a tratti”. Qualcuno si è anche perso, “se non conosci bene Milano, soprattutto la sera, non è così facile, non ci sono indicazioni chiare”. “Venire in bici venerdì o sabato notte alle Colonne è un bordello”.
E così anche se molti dichiarano di "avere una bici", pochi la usano di sera. E’ difficile, faticoso, pericoloso. Emerge anche il tema del furto delle biciclette, a molti è successo. Al punto che, oltre alle necessarie rastrelliere, per alcuni sarebbe auspicabile avere dei veri depositi bici in centro, coperti e magari custoditi. In quel caso, qualcuno la inforcherebbe più volentieri per andare "in movida", durante il fine settimana.
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