ENPI-SEIS, il rapporto dell'AEA sulla cooperazione ambientale con i paesi dell'est
Costruire un sistema comune di informazioni ambientali con gli stati ad est della Comunità europea “per promuovere una buona governance ambientale per lo sviluppo sostenibile”
24 April, 2015
La
relazione Building
a Shared Environmental Information System with the Eastern
Neighbourhood:
Outcome
of cooperation, 2010–2014'
(disponibile
in inglese e in russo) è stata
sviluppata
in collaborazione con i rappresentanti di Armenia, Azerbaigian,
Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina e finanziato dal progetto
ENPI-SEIS.
Dal 2010, l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) si
rapporta con i vicini stati dell'Europa orientale,
al fine di migliorare le capacità nazionali per la gestione e la
condivisione di dati e informazioni ambientali.
Hans
Bruyninckx,
direttore esecutivo dell'AEA ha dichiarato: "L'inquinamento e il
cambiamento climatico non rispettano i confini, il loro impatto è
sentito sia
da
noi dell'Unione
europea che
dai nostri vicini, dobbiamo
affrontare queste sfide insieme,
attraverso un dialogo aperto e costante, cooperando
attraverso lo
scambio di
esperienze e informazioni
ambientali per promuovere una
buona governance ambientale per
lo
sviluppo sostenibile."
Il
rapporto fornisce una panoramica completa dei progressi fatti da
tutti i paesi nella costruzione di un Sistema comune di informazioni
ambientali (SEIS). Il lavoro si è concentrato su di
un
elenco ben
preciso di indicatori:
-
emissioni di inquinanti nell'atmosfera;
- qualità dell'aria nelle aree urbane;
- consumo di sostanze dannose per l'ozono;
- emissioni di gas serra;
- domanda biochimica di ossigeno (BOD) e la concentrazione nei fiumi;
- nutrienti in acqua dolce;
- aree protette;
-
produzione
di rifiuti;
Stando
alle conclusioni
della relazione,
l'uso di
indicatori
di rapporti ambientali rimane
limitato,
e lo stato delle relazioni ambientali (Soers) ha seguito
spesso uno stile descrittivo piuttosto che un analitico. I paesi che
si interfacciano con la AEA vengono
invitati, si
legge nella relazione, “a
rafforzare la capacità delle amministrazioni nazionali di produrre
dei
Soers
regolari,
basati
su
indicatori
rilevanti
per la politica e, in linea con le linee guida e le metodologie
concordate a livello internazionale”.
Una sintesi dei
principali risultati ottenuti in ciascun paese è disponibile qui.