Rifiuti: a Rocca Cencia impianto di compostaggio da 40mila tonnellate l'anno
Daniele Fortini, presidente di Ama, ha presentato durante una commissione ambiente del consiglio regionale del Lazio, il progetto per l'ecodistretto di Rocca Cencia
04 May, 2015
"Un impianto di compostaggio che tratterà 40mila tonnellate di rifiuti organici, provenienti dal relativo quadrante della città, un impianto che non ha alcun tipo di impatto ambientale". Così il presidente di Ama, Daniele Fortini ha presentato al Consiglio Regionale del Lazio l’ecodistretto di Rocca Cencia, nel VI Municipio di Roma durante la commissione dello scorso 30 aprile.
"Abbiamo richiesto alla Regione la Valutazione di impatto ambientale - ha spiegato - una volta partito il cantiere serviranno dai 9 ai 15 mesi per realizzarlo. Costerà fra i 20 e i 25 milioni di euro, vedremo quanto riusciremo a risparmiare con la gara, che noi contiamo di ammortizzare nel giro di 36 mesi, grazie ai risparmi che otterremo. Adesso, infatti, portiamo i rifiuti organici (140 tonnellate l'anno) a 600 chilometri da Roma, visto che nel Lazio non ci sono impianti di compostaggio, con un costo di 125 euro a tonnellata".
Ma cos’è un ecodistretto? Parliamo sostanzialmente di una città del riciclo che comprenderà un impianto di compostaggio, altri per la lavorazione del vetro, della plastica, del legno, delle cellulose, dell'alluminio e delle terre di spazzamento.
"Adesso abbiamo solo impianti, i cosiddetti Tmb, che trattano rifiuti e ne producono altri: noi vogliamo impianti che trattano i rifiuti e li trasformano in prodotti pronti a essere riusati" - ha continuato a spiegare Fortini - abbiamo l'esigenza di un'impiantistica adeguata, a partire dal compostaggio. Quello di Rocca Cencia è il primo, ne realizzeremo altri, sempre di questa dimensione medio-piccola".
Ma la progettazione dell’ecodistretto non sta avvenendo di certo senza polemiche. Tante le perplessità espresse alla regione da Ncd e M5s e tante anche le poteste da parte dei comitati di cittadini che chiedono di realizzare il distretto in un altro posto: "Siamo il municipio che ha la più alta incidenza di tumori, dopo la zona di Malagrotta. Abbiamo già dato".
Tanti però anche i pareri favorevoli come quello di Michele Civita, assessore regione ai rifiuti, che ha ricordato come la raccolta differenziata sia "l'unico sistema per rendere obsoleti gli inceneritori e le discariche: in due anni, nel Lazio, abbiamo raddoppiato la percentuale arrivando quasi al 40 per cento.” In questo senso la realizzazione del distretto è fondamentale e partirà presto un confronto diretto con i cittadini. “Serve trasparenza e partecipazione” ha detto Enrico Panunzi, presidente delle commissione.