All'Ilva 1,2 miliardi della famiglia Riva per il risanamento ambientale
Il gip di Milano Fabrizio D'Arcangelo ha indicato che le somme sequestrate ai Riva siano destinate per l'attuazione dell'Aia , cioè per la tutela ambientale e sanitaria dell'impresa
12 May, 2015
(ansa ambiente)
Il Gip di Milano Fabrizio D'Arcangelo ha sbloccato 1,2 miliardi di euro
destinati al risanamento ambientale dell'Ilva di Taranto. La somma era
stata sequestrata alla famiglia Riva nel corso di una delle inchieste
aperte dalla procura milanese. La somma sequestrata ai Riva sarà
destinata alla sottoscrizione di obbligazioni emesse dall'Ilva in
amministrazione straordinaria e dovrà essere intestata al Fug (Fondo
unico di giustizia), secondo quanto prevede il decreto di trasferimento
delle somme disposto dal giudice di Milano, depositato oggi. Il gip ha
quindi indicato che le somme sequestrate siano destinate, in luogo
dell'aumento di capitale, alla sottoscrizione di obbligazioni emesse da
Ilva in amministrazione straordinaria e che la cifra dovrà essere
destinata per l'attuazione dell'Aia e cioè per la tutela ambientale e
sanitaria dell'impresa. Già dalla prossima settimana la società Ilva in
amministrazione straordinaria emetterà la prima tranche di obbligazioni
sottoscritte dal Fug "nel limite delle sue disponibilità".
Toccherà
all'autorità giudiziaria svizzera dare esecuzione al provvedimento con
cui oggi il gip di Milano Fabrizio d'Arcangelo ha 'sbloccato' 1 miliardo
e 172 milioni di euro sequestrati nel maggio 2013, nell'ambito
dell'inchiesta dei pm milanesi Stefano Civardi e Mauro Clerici, ai
fratelli Emilio (morto l'anno scorso) e Adriano Riva e a due loro
consulenti accusati di truffa ai danni dello Stato e trasferimento
fittizio di beni. L'ordinanza del giudice verrà presto inoltrata dai due
pm alla magistratura elvetica la quale, a sua volta, la notificherà
alla banca Ubs di Lugano dove i soldi sono custoditi. A questo punto
l'istituto di credito farà rientrare i fondi in Italia in modo da essere
impiegati per la sottoscrizione di obbligazioni da parte dell'Ilva in
amministrazione straordinaria. Infine, il sequestro della somma verrà
trasferito sulle obbligazioni.
REALACCI: ottima notizia, ora più vicino risanamento ambientale
"Un'ottima
notizia il fatto che il Gip di Milano D'Arcangelo abbia oggi rigettato
tutte le obiezioni di costituzionalità presentate dai Riva contro il
provvedimento che assegna all'Ilva il miliardo e 200 milioni sequestrati
alla stessa famiglia Riva" ha commentato Ermete Realacci, presidente
della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera,
spiegando che "un primo provvedimento era stato disposto sempre da
d'Arcangelo su richiesta del commissario straordinario dell'Ilva Gnudi,
provvedimento che ora viene confermato e modificato sulla base della
nuova normativa. Un atto - aggiunge Realacci - con cui questi fondi
potranno finalmente essere disponibili per l'Ilva in gestione
commissariale. Fondi che, come previsto dalla legge e anche dall'ultimo
decreto Ilva approvato dal Parlamento, sono destinati esclusivamente e
rigorosamente alle operazioni di risanamento ambientale e bonifica
dell'acciaieria di Taranto. Mi auguro che a partire da ora si proceda
con nuovo passo, recuperando i ritardi accumulati su questo fronte".
Intanto,
i tecnici dell'Arpa Puglia oggi hanno effettuato alcuni controlli nella
tensostruttura in cui viene depositata temporaneamente (prima di essere
smaltita) la parte di terreno rimossa dalle aree del rione Tamburi di
Taranto interessate dalla bonifica. Le operazioni sono compiute da Axa
Aziende per l'Ambiente, ditta di Lecce incaricata dal Comune di Taranto.
La bonifica prevede la rimozione di 30 cm di suolo inquinato da
sostituire con terreno vergine dopo un'operazione di nebulizzazione per
evitare che ci sia dispersione di polvere. Da un'analisi di rischio
sanitario del quartiere era emerso il superamento oltre la soglia
consentita di sostanze inquinanti provenienti dall'area industriale, a
partire dall'Ilva.