Rapporto Cobat 2014, cresce del 211% la raccolta e il riciclo dei moduli fotovoltaici
Avviato, in collaborazione con il CNR, uno studio di fattibilità per sperimentare una tecnologia per il trattamento delle batterie al litio di pc, tablet, smartphone e vetture ibride ed elettriche
22 May, 2015
Più della metà delle batterie vendute in Italia e oltre 7,5 milioni di chili di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche gestiti, una crescita del 211% nella raccolta dei moduli fotovoltaici e quattro studi sperimentali per il riciclo dei rifiuti del futuro in partnership con le più importati istituzioni scientifiche italiane. Sono questi i dati, presentati a Roma, che emergono dal Rapporto 2014 di Cobat, il consorzio che offre servizi integrati e personalizzati di raccolta, trattamento e riciclo di prodotti giunti a fine vita.
I dati del rapporto:
pile e batterie
Cobat è attualmente il sistema
di raccolta e riciclo di pile e accumulatori più rappresentativo in
italia, con quasi il 55% dell’immesso al
consumo degli accumulatori industriali e per veicoli e quasi il 30%
delle pile e degli accumulatori portatili. Nel 2014 la raccolta di
accumulatori al piombo esausti si è attestata sui
127,5 milioni di kg. In Toscana (+29,7%), Campania
(+28,3%) e Abruzzo (+24,2%) le maggiori variazioni
percentuali dei quantitativi di raccolta.
RAEE-Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed
Elettroniche
Cobat, tra i primi 7 Sistemi di raccolta in
Italia, è passato da 105.983 kg di RAEE gestiti nel 2013 ai
7.519.568 kg del 2014 (una crescita di oltre
70 volte), grazie all’incremento delle adesioni di
Produttori e Importatori di Apparecchiature Elettriche ed
Elettroniche. Ad oggi i Centri di Raccolta sono 777, dai 44 dell’anno
precedente. Il maggiore quantitativo raccolto, sia nel 2013 che nel
2014, appartiene alla categoria R3 (TV e Monitor),
rispettivamente con circa 86 mila kg e oltre 6 milioni di kg.
Nel 2011 Cobat ha strutturato la prima filiera italiana per la raccolta e il riciclo dei moduli fotovoltaici esausti anticipando la Direttiva Europea 2012/19/UE sui RAEE, recepita con il D.Lgs. 49/2014. Al momento i moduli che necessitano di un corretto invio a trattamento sono limitati. Ciò nonostante, Cobat ha triplicato i quantitativi raccolti, passando da 22.500 kg del 2013 a 70.000 kg del 2014. Il dato è destinato a crescere ancora data l’obsolescenza dei moduli derivanti da installazioni di venti anni fa. Cobat, attualmente il primo Sistema nazionale in termini di quote di mercato, assicura la totale tracciabilità di ogni singolo modulo fotovoltaico immesso sul mercato e attiva le migliori garanzie finanziarie che coprono la raccolta e il riciclo del prodotto giunto a fine vita anche dopo 20-30 anni dall’installazione.
Studi e
ricerche.
Tra le iniziative di ricerca e sviluppo, il
consorzio ha avviato nel 2014 uno studio di fattibilità con
l’Istituto di Chimica dei Composti Organometallici (iccom) del
Cnr-Consiglio
Nazionale delle Ricerche
per sperimentare una tecnologia per il trattamento degli accumulatori
al litio esausti e il recupero dei loro componenti metallici. Visto
l'uso quotidiano nei pc, tablet e smartphone, ma anche nelle vetture
ibride ed elettriche, il progetto potrebbe costituire la risposta a
una delle principali sfide ambientali del futuro.
Michele Zilla, Direttore Generale Cobat, ha illustrato i risultati raggiunti nel biennio 2013-2014 e gli obiettivi ai quali il Consorzio sta lavorando. Armando Romaniello e Paolo Marras, Direttore Marketing e Area Manager Centro Italia Certiquality, hanno sottolineato quanto sia importante per le imprese che operano per la tutela dell’ambiente, seguire un percorso di certificazione come quello intrapreso da Cobat. A seguire, il dibattito "Da rifiuti a risorse: un'opportunità per un futuro sostenibile". Hanno partecipato Stefano Ciafani, Vice Presidente Legambiente, Giancarlo Morandi, Presidente Cobat, ed Ermete Realacci, Presidente VIII Commissione Camera dei Deputati. È intervenuto, infine, Pavan Sukhdev, economista indiano e autore del libro “Corporation 2020. Trasformare le imprese per il mondo di domani” - Edizioni Ambiente 2015, che ha ricoperto il ruolo di coordinatore del progetto The Economics of Ecosystem and Biodiversity (Teeb) dell’ONU.
Al seguente link è possibile consultare online e scaricare il Rapporto 2014 di Cobat :http://www.cobat.it/annual-report/index.html
(foto di John Seb Barber)