Credevamo che la violazione della legge fosse ormai confinata ai mercati e ad altre vendite ambulanti. Invece abbiamo constatato che a Torino, in almeno due esercizi Crai, vengono distribuiti sacchetti del tipo ormai già due volte proibito. E questo avviene in barba alla propaganda della Crai stessa, che sul proprio sito web dice: " Un po' capro espiatorio, un po' simbolo di una società dei consumi che distrugge l'ambiente in nome di futili comodità, in Italia dall'1 Gennaio 2011 il vecchio sacchetto di plastica è andato in pensione. In CRAI siamo da sempre convinti che l'unico modo per ridurre l'impatto ambientale di questo aspetto della spesa quotidiana sia di eliminare il rifiuto alla fonte, abbandonando la logica del monouso e promuovendo l'utilizzo delle borse riutilizzabili in plastica o di cotone. E se dovesse capitare che andando di fretta ti sei dimenticato a casa la Borsa riutilizzabile, hai due valide alternative: lo shopper biodegradabile e compostabile oppure lo shopper in carta."

Su sei esercizi commerciali da noi controllati nel centro città e San Salvario, quelli dove abbiamo trovato i sacchetti fuori posto sono stati due: via Principe Tommaso angolo via Bernardino Galliari, via Bogino angolo via Principe Amedeo. Gli altri quattro forniscono invece sacchetti in regola. Chiediamo che, come già accaduto a Milano, si intervenga prontamente per sanzionare le violazioni e diffondere  il biocompostabile e le buone pratiche.