Uniti contro lo spreco. Ad EXPO Fileni e Coop raccontano buone pratiche contro lo spreco alimentare
All'incontro organizzato dal Gruppo Fileni presso il COOP Forum Center di EXPO, gli interventi del Sindaco di Jesi, Carmela Favarulo di COOP, Matteo Guidi di Last Minute Market, Walter Ganapini e la giornalista Cristina Gabetti
28 June, 2015
All'insegna dell' "Uniti contro lo spreco" - reti di consumatori, aziende e GDO nelle pratiche e testimonianze contro lo spreco alimentare - si è tenuto il 26 giugno ad EXPO, presso il COOP Forum Center, un incontro organizzato dal Gruppo Fileni, terzo produttore nazionale del settore avicunicolo e primo nel comparto delle carni biologiche bianche. L'incontro è stato moderato da Pierluigi Masini, del Gruppo Quotidiano Nazionale - Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno.
Accanto al promotore Fileni c'era COOP, una presenza tra le più forti nei sei mesi dell'EXPO, grazie soprattutto al padiglione del "Supermercato del Futuro", dove i visitatori possono conoscere una catena alimentare più trasparente, resa possibile dall’uso delle nuove tecnologie. I prodotti sono infatti esposti su ampi tavoli interattivi che permettono di ottenere tutte quelle informazioni alimentari che oggi sono disponibili in rete, ma non si riesce a far stare in un’etichetta tradizionale. Fileni ha dichiarato che questa nuova filosofia di COOP ha contribuito molto alla loro partecipazione all'EXPO, essendo il controllo della filiera e l'innovazione nel packaging, tra le leve del successo del gruppo alimentare marchigiano. Fileni ha anche presentato "Ebox", un nuovo imballo per il confezionamento e la consegna delle carni, studiato proprio per ridurne il peso, raddoppiarne la capienza e aumentarne il flusso di ventilazione, in modo da ottenere un risparmio energetico nel processo e nella quantità di materiali utilizzati. Giovanni Fileni, presidente dell'omonimo gruppo, ha spiegato come la riduzione degli sprechi sia sempre stato un obbiettivo primario dell'azienda, ottenibile grazie ad un controllo avanzatissimo dei processi della filiera e tecniche di packaging e conservazione il più avanzate possibili.
Presente all'incontro anche Massimo Bacci, Sindaco di Jesi, città che ha vinto recentemente il premio nazionale "Vivere a spreco zero", del concorso promosso da Last Minute Market, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente. Jesi è diventata infatti un modello per il recupero e la redistribuzione dei beni alimentari, grazie al progetto Tavolo della Solidarietà, in grado di assistere a rotazione circa 200 famiglie, grazie ad associazioni locali come Adra, Amicizia a Domicilio, San Vincenzo de Paoli e Caritas diocesana, che si fanno carico della raccolta e redistribuzione di pasti e generi alimentari, ad aziende che hanno fornito i pasti delle rispettive mense, a supermercati come Coop che mettono a disposizione i prodotti non più commercializzabili ed aziende appunto come Fileni, che in questo caso garantiscono cibi di prossima scadenza.
Carmela Favarulo, Responsabile settore politiche sociali di COOP, ha illustrato il progetto "Buon fine", attivo dal 2002, per il recupero e l'utilizzo della merce (con confezioni danneggiate, etichette deteriorate, ecc.) che non può più essere posta in vendita, ma assegnata a titolo gratuito ad associazioni di volontariato che operano sul fronte della povertà e del bisogno. Un progetto nato grazie alla famosa Legge del "Buon Samaritano" (Legge n 155, entrata in vigore il 16 luglio del 2003), promossa dalla Fondazione Banco Alimentare, che ha permesso in Italia di equiparare il “consumatore finale” alle Onlus che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita ai bisognosi. La Favarulo ha parlato anche del recupero delle rimanenza alimentari durante EXPO che, nel caso di COOP, viene effettuato destinando gli alimenti direttamente alla Caritas Ambrosiana.
Walter Ganapini, ambientalista, docente, ex presidente di Greenpeace Italia, attuale direttore dell'Arpa Umbria, ha applaudito alle buone pratiche contro lo spreco alimentare illustrate da Coop e Fileni, per poi intervenire su temi più ampi, come l'effetto del cambiamento climatico in Italia, uno stravolgimento che sta portando ad una "sub-tropicalizzazione" della Penisola, che non risparmia nemmeno le regioni tradizionalmente miti quelle del centro Italia e che sta modificando anche le tradizionali capacità produttive del nostro sistema agro-alimentare. "Tutto sta cambiando, basti pensare che ora si produce vino in climi una volta temperati, come quello dell'Inghilterra". Tuttavia lo "spreco" contro cui più ha messo in guardia Ganapini è quello del territorio, evidenziando l'importanza cruciale del recupero dell'organico nella gestione dei rifiuti, che può aiutare, grazie alla sua trasformazione in compost, a contrastare il progressivo impoverimento del suolo.
Cristina Gabetti, scrittrice, giornalista di Striscia la Notizia appassionata ai temi ambientali, ha parlato infine del concetto di "spreco", con riferimento a tutto quello che ognuno di noi potrebbe fare quotidianamente, cambiando un poco le proprie abitudini. "Come giornalista TV - ha dichiarato - ho l'esperienza di anni passati a parlare di questi problemi, ma mi accorgo che c'è una voragine tra il surplus d'informazione che spesso diamo e la grave mancanza di azioni virtuose conseguenti". Come possiamo capire se stiamo davvero facendo qualcosa di buono per combattere gli sprechi? Nell'ipertrofia dell'informazione che c'è su questi temi, secondo la Gabetti, il "miglior parametro per valutarlo resta la nostra coscienza".
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