Torino, presentata la Relazione sullo Stato dell'Ambiente in Piemonte 2015
Cala la raccolta differenziata del 2,5 %, calano a 75 i superanti annui di PM10, compromessa la falda superficiale nel Distretto idrografico del fiume Po
02 July, 2015
E' stata presentata a Torino, in una conferenza congiunta di Regione Piemonte e Arpa, la Relazione sullo Stato dell'Ambiente in Piemonte 2015.
Ha introdotto i
lavori l'Assessore all'Ambiente del Piemonte Alberto Valmaggia:
"Fornire una fotografia, quanto più precisa possibile, delle
condizioni in cui versa l’ambiente della nostra regione è
l’obiettivo della Relazione sullo Stato dell’Ambiente in
Piemonte. Un’attenta analisi di un patrimonio inestimabile la cui
cura è fondamentale, sia per noi che per le future generazioni.
Per
il secondo anno di seguito abbiamo anche deciso di puntare sulla
divulgazione dei temi ambientali tramite il web nel quale, con il
supporto di un’accattivante infografica, ben trovano compiuta e
immediata rappresentazione i complessi legami e interazioni tra i
diversi fattori ed elementi che influenzano le matrici ambientali,
per rendere partecipi del nostro lavoro anche i cittadini che, in
numero sempre maggiore, adoperano i social media per informarsi. Il
sito
condiviso con l’Arpa dedicato proprio allo Stato
dell’Ambiente, nato lo scorso anno e di facile lettura per tutti,
insieme alla pubblicazione della consultazione pubblica on-line sulla
qualità dell’aria vanno proprio in questa direzione".
La divulgazione dei dati è stata anche al centro della presentazione del Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto: "Arpa raccoglie, elabora e con trasparenza mette a disposizione del cittadino informazioni e dati in modo che tutti ne possano usufruire in maniera diretta e semplice: è questo uno degli obiettivi della nostra Agenzia. Il sito internet istituzionale, il Geoportale e le App permettono sempre più a tutti di essere informati – e quindi più consapevoli – dell’ambiente che ci circonda e di cui facciamo parte, con dati che per alcune matrici sono forniti ormai quasi in tempo reale. Informazioni su acque di balneazione, ozono, pm10, terremoti, pericoli valanghe, temperature previste, esposizione personale al cellulare sono attualmente disponibili per gli utilizzatori di telefoni mobili con sistema operativo Android".
I dati in dettaglio:
Nel corso del 2013 sono state prodotte circa 1.988.000 t di rifiuti urbani, dei quali circa 1.045.000 t sono state raccolte in modo differenziato (52,5%) e destinate al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero. Rispetto al 2012 la produzione complessiva è diminuita (-2,2%): i rifiuti avviati a smaltimento (RU) si sono ridotti di circa 16.000 t (-1,7%), anche la raccolta differenziata ha avuto un decremento di 27.000 t (-2,5%). In termini di quantità pro capite ogni abitante piemontese ha prodotto circa 448,1 kg di rifiuti di cui 235,4 kg sono stati raccolti in modo differenziato e avviati a recupero e 212,6 kg sono stati smaltiti.
Qualità dell'aria
In Piemonte, sul lungo periodo è stato osservato un miglioramento della qualità dell’aria, nonostante le oscillazioni legate ai fattori meteorologici. Per il particolato, infatti, l’analisi della serie storica dei dati mostra come nel periodo 2003-2014, a livello regionale, la concentrazione media annua di PM10 si sia complessivamente ridotta. Tale fenomeno è particolarmente evidente nella stazione Torino - Consolata dove la media annuale si è più che dimezzata passando da 71 a 35 µg/m3 e il numero di superamenti annui da 210 a 75.
Per quanto riguarda il PM10, il settore dei trasporti contribuisce per il 30% alle emissioni, mentre un 12% è dovuto alle pratiche agricole e di allevamento e ben il 49% è attribuibile al riscaldamento. È da rilevare infine che la combustione del legno e delle biomasse negli ultimi anni ha assunto un’importanza crescente per le emissioni, in particolare per il PM10 e per il benzo(a)pirene (costituente del PM10), a causa dell’incrementato uso della legna come già accennato.
Le acque
Lo stato delle acque superficiali è sintetizzato da due indici calcolati sul triennio di monitoraggio: lo Stato Ecologico e lo Stato Chimico; l’obiettivo previsto dalla normativa è il raggiungimento dello Stato Ecologico e Chimico Buono. Relativamente ai fiumi dal triennio di monitoraggio 2012-2014 emerge come il 55% dei corpi idrici presenta uno Stato Ecologico Buono o superiore e il 93% uno Stato Chimico Buono. Per quanto riguarda i Laghi, il 30% presenta uno stato Ecologico Buono o superiore mentre il 100% dei corpi idrici lacustri evidenzia uno Stato Chimico Buono.
Falda superficiale
La fotografia che emerge dalla valutazione del 2014 - che rappresenta soltanto un elemento del processo di valutazione globale nell’ambito dei sei anni (2009-2014) di validità del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po previsto dalla WFD - rileva una situazione alquanto compromessa per la falda superficiale con 15 GWB (groundwater body) su 17 risultati in Stato Chimico Scarso confermando di fatto l’analisi di rischio, effettuata sulla base delle pressioni incidenti in superficie. Le principali sostanze causa di contaminazione della falda superficiale nel territorio piemontese, sono risultate: nitrati, pesticidi e VOC (composti organici volatili). Per quanto riguarda i metalli, i più significativi a scala regionale sono nichel e cromo (in particolare nella forma esavalente); tuttavia, per una precisa valutazione delle rispettive anomalie, appare fondamentale tenere conto dei valori di fondo naturale (VF). Al riguardo, Arpa ha realizzato uno studio che ha permesso di identificare dei settori specifici, in seno ad alcuni GWB, dove l’anomalia di questi metalli è riconducibile a cause naturali.
Falde profonde
Nel 2014 le falde profonde evidenziano una situazione migliore rispetto alla falda superficiale, anche in funzione del loro ambito di esistenza e circolazione idrica sotterranea, potenzialmente più protetto rispetto al sistema acquifero superficiale. In questo caso un GWB evidenzia uno Stato Chimico Scarso e cinque in Stato Buono. Le principali sostanze, causa di contaminazione delle falde profonde nel territorio piemontese, sono risultate essenzialmente i VOC (composti organici volatili) e il cromo nella forma esavalente, mentre gli altri contaminanti (nitrati, pesticidi e nichel) hanno evidenziato anomalie locali e occasionali.
Per leggere tutti i dati clicca su”La sintesi dei dati del 2014/2015”
"Lo stato dell'ambiente in Piemonte" di Angelo Robotto
"L'aria in Piemonte" di Anna Maria Gaffodio
"L'acqua in Piemonte"- di Antonietta Fiorenza
"I cambiamenti climatici e le loro ricadute sul territorio" di Renata Pelosini