Comuni Ricicloni, Ciafani: “Entro 2020 tutta Italia al 50% di differenziata. È l'Europa a chiedercelo”
L'intervista a Stefano Ciafani riguardo la campagna “Comuni Ricloni”. Anche grazie a questa L'Italia deve spingere per aderire alle direttive europee che impongo il 50% di raccolta entro il 2020
16 July, 2015
La scorsa settimana sono stati premiati i vincitori della campagna nazionale di Legambiente “Comuni Ricicloni”. 1500 sono i comuni virtuosi, la cui raccolta differenziata super il 65%. Una classifica che di anno in anno continua a gonfiarsi e a spingersi verso regioni tradizionalmente più deboli nel settore (o ritenute tali). Abbiamo chiesto a Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, di approfondire la questione e di raccontarci il senso e l’andamento della campagna.
Dove si trovano la maggior parte dei comuni ricicloni? E le grandi città come si inseriscono in questo panorama?
“Siamo estremamente fieri del fatto che la classifica non ci parla solo di piccoli comuni del Nord Italia. La geografia si sta incredibilmente ampliando e siamo passati dal 19% di comuni ricicloni meridionali al 25% ed anche le grandi città stanno ricoprendo un ruolo sempre più decisivo. Se c’è riuscita Milano possono riuscirci tutti e città come Parma ne sono un esempio. In quest’ultima ad esempio la giunta è riuscita letteralmente ad affamare l’inceneritore che è stato costretto, con il benestare dello SbloccaItalia, ad importare rifiuti dal resto d’Italia. Ma anche nel caso delle grandi città molti esempi ci vengono dal sud Italia: pensiamo a Salerno che con 150.000 abitanti che ha la differenziata intorno al 75% o Cosenza che supera il 70%”
La vostra classifica sta incentivando altri comuni ad impegnarsi?
“Certamente. Basta pensare che dall’anno scorso siamo passati da 1300 a 1500 comuni ricicloni. L’effetto trainante dei comuni che si mostrano virtuosi è determinante sia per le istituzione che per i cittadini. Del resto tutti sono capaci di fare la differenziata: uomini, donne, bambini, anziani. Si tratta solo di mostrargli come si fa e che farla è facile ed ha dei vantaggi per tutti”
La classifica di Legambiente si riferisce solo alla raccolta giusto? Quanto di questo materiale si riesce realmente a riciclare?
“Questa è la domanda delle domande. È molto difficile fare una stima complessiva, mappare e tracciare tutti i tipi di rifiuti. La sfida che dobbiamo raccogliere è anzitutto quella di spingere perché questo materiale venga prima di tutto separato, ma il passo successivo deve essere senz’altro quello di studiare il ciclo di tutti i rifiuti nel complesso. Per ora affrontiamo questo problema, abbiamo solo 4 anni e mezzo prima che scada il termine europeo del 2020 perché tutti i comuni d’Italia raggiungano il 50% di raccolta differenziata"