Botellon a Torino, la notte più lunga per piazza Carlo Alberto
L’organizzatore: “Siamo una generazione ecologica e lo dimostreremo” da La Stampa del 17.07.2015
17 July, 2015
di Letizia Tortello
Sarà la lunga notte del Botellon. Stasera, in piazza Carlo Alberto, gli universitari si ritroveranno per festeggiare la fine degli esami. Bottiglie rigorosamente portate da casa, come prevede il rito inventato dagli spagnoli, di bere tutti insieme in piazza divertendosi con una forma di movida ultra low cost.
L’appuntamento di oggi è stato una lunga maratona, con non pochi problemi organizzativi. Perché il Botellon è una festa spontanea, ma i precedenti degli scorsi mesi (piazza Cavour a febbraio e l’appartamento di corso Vittorio l’anno scorso) sono stati un disastro. L’evento lanciato sui social e il passaparola hanno radunato migliaia di persone, che hanno messo in agitazione i residenti per il baccano notturno procurato e hanno lasciato dietro di sé tappeti di bottiglie e sporcizia. Stavolta, gli organizzatori annunciano un cambio di rotta. «Faremo una festa pulita e civile. Siamo la generazione ecologica e siamo stufi che ci additino come la “generazione bruciata”», annuncia Mister X. Non vuole dire il suo nome, non l’ha detto nemmeno ai vigili quando li ha incontrati, per dare garanzia che l’evento si sarebbe svolto senza devastare la piazza aulica.
Messi alla prova
«Siamo di fronte a una prova importante, abbiamo gli occhi addosso. Non sprechiamo questa possibilità. Gente non mi deludete», scrive in tutti i modi su Facebook. Il profilo della festa, l’altro ieri, è stato cancellato per un giorno, perché non era gestito correttamente, secondo le regole di Fb. Ma gli organizzatori hanno superato senza abbattersi anche questa disavventura. Con pazienza certosina, hanno invitato di nuovo i compagni di università. A ieri, erano 2300. E si confida nel passaparola. L’ultima complicazione si è aggiunta prima della vigilia: il Regolamento di Polizia Urbana vieta l’uso di bottiglie in vetro e di lattine in strada dalle 23 alle 7 del mattino.
No al vetro
I ragazzi hanno lanciato sulla pagina dell’evento il messaggio virale di travasare tutto l’alcol in contenitori di plastica. Anche l’assessora Curti ha ribadito il concetto: «Scatenate i travasi!», ha scritto su Fb. I vigili sorveglieranno, pronti a multare. «In Piazza Cavour la situazione è stata gestita male - dice ancora Mister X -, da persone che non erano preparate. Noi saremo bravissimi». Staremo a vedere. A chi prospetta una festa troppo perbenista, ribatte: «Se il perbenismo ci permetterà di divertirci ed evitare il disastro in piazza, viva». Di sicuro, Amiat (e qualche sentinella dei rifiuti) darà una mano: posizionerà agli angoli della piazza 3 campane per il vetro, 8 contenitori per l’indifferenziato, 2 per la plastica e 3 bagni chimici. A fine party, pulirà la piazza. O forse saranno proprio gli idranti dei mezzi di spazzamento, a mettere la parola fine alla serata, incoraggiando i giovani a sgomberare la piazza