Life + SMILE, il progetto per contrastare il fenomeno dei rifiuti marini
Il Ministero dell'Ambiente dedica il mese di luglio al progetto SMILE “Strategies for MarIne Litter and Environmental prevention of sea pollution in coastal areas”
20 July, 2015
SMILE – Strategies for Marine Litter and Environmental prevention of sea pollution in coastal areas – è un progetto finanziato dall’Unione Europea che mira alla riduzione dei rifiuti marini nelle aree costiere.
La presenza di rifiuti in zone costiere e marine costituisce innanzitutto un problema di carattere ambientale. La loro presenza può mettere a rischio l’equilibrio degli ecosistemi e delle specie che li abitano. Dallo stato dell’ambiente in cui viviamo dipendono molti aspetti importanti della nostra vita quali la salute, la qualità della vita, l’economia del territorio. SMILE coinvolge il territorio dei comuni di Pietra Ligure, Magliolo, Giustenice e Tovo San Giacomo nella zona del Torrente Maremola.
SMILE è un progetto pilota per la prevenzione del fenomeno del marine litter. La presenza di rifiuti in mare rappresenta una minaccia per le specie e gli ecosistemi. I materiali, soprattutto i frammenti, possono essere ingeriti dagli animali rappresentando un pericolo per la biodiversità ma anche per l’uomo poiché entrano a far parte della catena alimentare dal plancton agli esseri umani. Il marine litter costituisce un problema a livello economico: dove l’economia è basata sul turismo il buono stato dell’ambiente rappresenta un fattore di attrattività. Inoltre quando i rifiuti vengono raccolti sulle spiagge e in mare, difficilmente vengono differenziati ed entrano nel flusso del riciclo, la prevenzione diventa pertanto lo strumento più importante. Ideato sulla scala di un piccolo bacino della Liguria quello del torrente Maremola, SMILE agisce non soltanto a livello costiero ma anche nell’entroterra coinvolgendo i comuni di Pietra Ligure, Magliolo, Giustenice e Tovo San Giacomo. Tale approccio nasce dalla consapevolezza del legame tra corretta gestione dei rifiuti e presenza di marine litter dal momento che si stima che circa l’80% del marine litter abbia origine terrestre.
Obiettivi. Il Progetto SMILE ha come obiettivo quello di ridurre e recuperare i rifiuti marini nelle zone costiere attraverso lo sviluppo di processi di governance, in conformità con le strategie europee in materia di Gestione Integrata delle Zone Costiere (ICZM) e Marine Litter. Le azioni di progetto intendono approfondire la conoscenza su questo tema proponendo soluzioni di governance, metodologiche e di comunicazione che diano benefici anche di lungo termine sull’area pilota e che siano trasferibili ad altre regioni italiane ed europee con simili problematiche.
SMILE tiene conto delle principali conclusioni emerse dall’esperienza pregressa sui rifiuti marini e definisce soluzioni innovative per una gestione efficace del problema.
Partendo dal presupposto che l’80% circa dei rifiuti marini deriva da attività sulla terraferma, SMILE vuole dimostrare, a livello di area pilota, che la prevenzione attuata contemporaneamente su costa ed entroterra può ridurre il marine litter. In particolare, la costruzione di un sistema integrato di gestione dei rifiuti presso i comuni che insistono sul bacino considerato può contribuire alla riduzione degli impatti del fenomeno.
La
metodologia di SMILE:
1) un set di azioni preliminari volte a migliorare la conoscenza del fenomeno sotto diversi aspetti: dal punto di vista quali quantitativo, con la realizzazione dei monitoraggi su spiaggia e bassi fondali e con l’azione sperimentale delle “reti trappola” per individuare i materiali trasportati dal corso d’acqua; dal punto di vista gestionale, con la ricognizione delle pratiche esistenti per la gestione dei rifiuti marini; dal punto di vista socio-economico con l’analisi sulla percezione del marine litter e dei servizi eco-sistemici connessi all’ambiente marino e la valutazione della recuperabilità del materiale raccolto.
2) una consistente attività di governance del territorio con il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle società impegnate nella gestione dei rifiuti finalizzata alla messa a punto di un sistema di gestione dei rifiuti che tenga conto delle migliori pratiche esistenti e comprenda anche azioni “marked based”.
3) una serie di azioni che mirano al coinvolgimento degli stakeholders sul territorio che si sviluppato in attività di comunicazione e di partecipazione volte a sensibilizzare e a modificare i comportamenti dei destinatari. Il sistema di segnalazione dei rifiuti abbandonati, basato su una piattaforma web e su una applicazione per smartphone, oltre a coinvolgere direttamente cittadini e turisti nel controllo del territorio, fornisce ulteriori dati sulle tipologie di rifiuto abbandonate.
I risultati attesi. Attraverso le azioni del progetto, nel bacino pilota si attende un decremento dei rifiuti marini ed un modello di gestione che permetta di migliorare la raccolta differenziata e di ridurre le quantità di rifiuti prodotti. Sarà attuata un’analisi costi-benefici per un potenziale recupero dei rifiuti marini per migliorare la filiera a livello locale, questo potrebbe anche migliorare la manutenzione del territorio.
Il progetto in un approccio integrato sperimenta nuove tecniche e metodologie per prevenire il trasporto a mare dei rifiuti, migliorare la collaborazione tra i soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti marini e la catena di riciclaggio al fine di promuoverne il recupero. Oltre quindi a ridurre i rifiuti marini SMILE prevede di fornire strumenti alle autorità locali per migliorare il sistema di raccolta dei rifiuti, per ridurre l’abbandono illecito ed aumentare il riciclo. Una serie di azioni mira a migliorare la conoscenza del marine litter presso operatori, cittadini e turisti al fine di incidere positivamente sui comportamenti e sulle abitudini scorrette. L’approccio, le tecnologie, le metodologie e gli strumenti realizzati nel corso di SMILE potranno essere adottati anche in quelle regioni costiere italiane ed europee con simili problematiche fornendo uno spunto utile alla Commissione Europea per affrontare la problematica dei rifiuti marini nel quadro della ICZM.