Tassa sui condizionatori? Una mezza bufala
In realtà la necessità di un libretto e il pagamento di una sorta di tassa riguarda solo gli impianti piu potenti di 12 kw
22 July, 2015
Una nuova tassa occulta: quella sull'aria fresca, sui condizionatori. Certo una cifra non da rovinarsi, 200 euro l'anno calcolano i consumatori, ma in realtà si è chiarito che riguarda solo gli impianti oltre i 12 kw che sono quelli che servono a raffreddare ambienti oltre i 160 mq e che è stata introdotta in forza di una direttiva europea nel 2013 dal governo Monti. La notizia della nuova "tassa" viene rilanciata dai consumatori preoccupati per l'ennesima mini-stangata su un mercato che fattura in Italia circa un miliardo l'anno: Federconsumatori e Adusbef ricordano infatti che da ottobre sono scattate le nuove regole previste dalla direttiva europea sulle emissioni di anidride carbonica e che prevedono appunto una tassa sugli impianti maggiori di aria condizionata. Stimano l'aggravio in circa 200 euro a famiglia (tra costi diretti per chi ha una casa 'enorme' da raffreddare e costi indiretti, cioè quelli che, ad esempio, un ristorante che la paga poi inevitabilmente scarica sulla clientela).
Mise, nessuna tassa su condizionatori casa - La maggior parte dei condizionatori non ha l'obbligo del libretto di impianto e manutenzione in quanto non supera la potenza di 12kW. E' quanto spiega il ministero dello Sviluppo economico in una nota, precisando che l'Italia ha introdotto, al fine di adeguarsi alle direttive europee, prescrizioni per il miglioramento dell'efficienza energetica nel condizionamento per tutelare l'ecosistema e favorire risparmio economico e competitività.