Torino, approvate tariffe della Tari per il 2015
Quelle delle utenze domestiche sono rimaste invariate rispetto al 2014, per quelle non domestiche l’Amministrazione ha incaricato l’Amiat di effettuare nuove indagini sulle produzioni rifiuti per una perequazione delle tariffe
28 July, 2015
Il Consiglio comunale ha approvato le tariffe relative alla Tari, la
tassa istituita, dal 2014, con la finalità di coprire integralmente il
servizio di raccolta, trattamento e gestione dei rifiuti.
Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni.
Il piano finanziario ammonta a 205.789.143 euro dei quali 105.223.016
rappresentano i costi fissi e 100.066.127 quelli variabili. Per la determinazione dei coefficienti di produzione e delle tariffe per
la gestione dei rifiuti urbani, l’Amiat ha predisposto una relazione
tecnica secondo la quale si evidenzia come la produzione di rifiuti da
parte delle utenze domestiche sia passata dal 47,03% del 2014 al 47,48%
del 2015. Le utenze non domestiche sono invece passate da una produzione del 52,97% dello scorso anno al 52,52% per l’anno in corso.
Per quanto riguarda le utenze non domestiche, al fine di aggiornare gli
indici di produzione da parte di categorie che avevano subito maggiori
aumenti tariffari nel passaggio alla Tari, l’Amministrazione ha
incaricato l’Amiat di effettuare nuove indagini sulle produzioni di
rifiuti delle categorie tariffarie legate a “locali di esercizi
commerciali per vendita al minuto e all’ingrosso di beni alimentari”. Sulla base dei risultati, si è proceduto ad una perequazione della
pressione del carico fiscale in modo da determinare la conferma delle
tariffe 2014 per tutte le categorie, ad eccezione di quelle che, a
seguito delle nuove indagini, hanno visto crescere o diminuire il
proprio coefficiente di produzione rifiuti.
Per queste categorie gli aumenti devono essere contenuti entro il 7,80% e le diminuzioni entro il 3%.
Passoni ha sottolineato come sia allo studio dell’Amministrazione anche
la valutazione su alcune modalità di economia nella gestione del
servizio in particolare sulle aree mercatali che potrebbero portare alla
riduzione del costo della raccolta e dello smaltimento e con esso ad
una valutazione sull’impatto che potrebbe avere la tassa con un mix di
funzione e servizi messi in atto anche da soggetti assegnatari del
mercato stesso. Dopo l’illustrazione della delibera da parte
dell’assessore al Bilancio, si è sviluppato il dibattito.
Sono previsti sgravi del 10% per i locali stabilmente dedicati al culto, riconosciuti dallo Stato, del 30% a favore di ONLUS.
Previste agevolazioni anche per le attività commerciali ed artigianali
che subiscono disagi per l’allestimento di cantieri per opere pubbliche
per una durata superiore a sei mesi. Le tariffe relative alle utenze domestiche sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno. Sono previste agevolazioni per tre fasce di reddito, risultante dalla
certificazione ISEE: 45% da 0 a 13.000 euro, 30% da 13.001 a 17.000, 20%
da 17.001 a 24.000.