Terna, nel primo semestre 2015 le fonti rinnovabili hanno coperto il 37,1% dei consumi
La produzione fotovoltaica è cresciuta del 10,1% rispetto al primo semestre del 2014. In crescita anche l’eolico con un +9,6%, e il geotermoelettrico, che ha fatto registrare un +5,6%
04 August, 2015
Quattro italiani su dieci consumano energia elettrica grazie alle fonti rinnovabili: è quanto emerge dall’ultimo report Terna sul semestre appena trascorso, che vede un incremento di produzione e consumo di tutte le fonti di generazione rinnovabile tranne che per il termoelettrico. O meglio sarebbe più preciso dire che circa il 40% dei consumi elettrici è coperto da rinnovabili.
A fronte della domanda di energia che risulta stazionaria, le fonti rinnovabili hanno coperto il 37,1% dei consumi energetici italiani, con una generazione complessiva pari al 43,3% della produzione di elettricità, secondo il rapporto sui primi sei mesi del 2015 elaborato da TERNA. Cresce soprattutto il fotovoltaico, che da solo soddisfa l’8,4% della domanda nazionale.
Quasi tutte le FER risultano in crescita: la produzione
fotovoltaica è cresciuta del 10,1% rispetto al primo semestre del
2014. In crescita anche l’eolico con un +9,6%, e il
geotermoelettrico, che ha fatto registrare un +5,6%. Un calo invece è
da registrarsi per l’idroelettrico con un -16,6% rispetto a giugno
2014.
In totale, la generazione di energia elettrica da
rinnovabili è stata di circa 56,8 Twh nei primi sei mesi del 2015.
Il report sottolinea come la fonti rinnovabili stanno permettendo la
gestione dei picchi di domanda di elettricità dovuti al caldo
anomalo che sta caratterizzando l’estate di quest’anno.
Si tratta di passi importanti verso il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’agenda Europa 2020: ad oggi l’Italia si trova nella condizione di aver già raggiunto l’obiettivo riguardante la produzione e il consumo di energia rinnovabile. Secondo Eurostat, nella classifica dei paesi europei più virtuosi in questo settore, il nostro Paese si posiziona a metà (14° su 27), comunque al di sopra della media europea e davanti alla Germania, la Francia ed il Regno Unito. Un dato di non poco conto se si pensa alla situazione del 2005 che vedeva l’Italia nelle retrovie della classifica europea (21° su 27) e dietro tutte le sorelle maggiori d’Europa.
“Le società energetiche italiane, sono il vero motore della rivoluzione ambientale in Italia. Il fatto che, nonostante non vi sia mai stato un ammodernamento ed una razionalizzazione normativa del sistema energetico italiano, sempre più italiani si affaccino alle fonti rinnovabili denota un cambiamento culturale nel nostro Paese. Pare che cittadini ed aziende abbiano capito molto prima e molto meglio delle Istituzioni l’importanza e la necessità di uno sviluppo energetico sostenibile.” Ad affermarlo è Stefano Arvati, Presidente di Renovo, che prosegue: “Il “Green Act” annunciato diversi mesi fa dal Governo Renzi è un’enorme opportunità per la competitività del Paese sotto il punto di vista ambientale, economico, occupazionale. Ma abbiamo il timore che questo corso - che siamo pronti a sostenere - possa essere messo in pericolo se le Istituzioni e la macchina della pubblica amministrazione non si adopereranno tempestivamente ad affrontare queste grandi sfide.”
(Foto di Jürgen)