La promessa di Renzi “Ecoballe via in 3 anni andrò con De Luca nella Terra dei fuochi”
Il premier elogia le eccellenze campane “Svolta per Bagnoli, arriva Nastasi” - da La Repubblica ed Napoli de l'8 agosto 2015
08 August, 2015
di Ottavio LUCARELLI
«Andrò nella Terra dei fuochi, ho preso un impegno con Vincenzo
De Luca. Mi ha chiesto un finanziamento speciale, ci vedremo a
settembre. In tre anni, lui ha detto due ma io sono più prudente,
arriveremo a togliere le ecoballe ». Matteo Renzi ha scelto
un annuncio e un impegno forte sulla Campania per aprire la
Direzione nazionale del Pd dedicata al Mezzogiorno dopo i drammatici
dati diffusi dalla Svimez. Trenta minuti in cui il premier ha citato
ripetutamente la Campania e le sue eccellenze, i luoghi che ha
visitato nei mesi scorsi: gli stabilimenti della Rolls Royce e
dell’Iribus in Irpinia, il sito archeologico di Pompei con 35
cantieri aperti, la città di Salerno «ai vertici in Italia per la
raccolta differenziata». Infine l’endorsement alla candidatura di
Ercolano a capitale italiana della cultura per il 2016 : «Abbiamo
l’opportunità con il nuovo sindaco Ciro Buonajuto. Ci sono anche
altre città, deciderà una commissione presieduta dal ministro
Franceschini».
«Dico no- ha sottolineato Renzi- alla retorica del Sud abbandonato. Dico, invece, che il Pd e la classe dirigente del Mezzogiorno devono assumersi le proprie responsabilità. Bagnoli ha bisogno che si sblocchi il commissariamento. Bene. Ma è un paradosso che si debba trovare un esperto di norme per fare il commissario, come abbiamo fatto per il nome del dottor Salvatore Nastasi ». Nomina, in realtà, non ancora firmata dal Consiglio dei ministri che tornerà a riunirsi il 27 agosto.
Una sola citazione negativa per la Campania. «Siamo il primo governo - ha concluso Renzi - ad aver commissariato per mafia un ospedale. È accaduto a Caserta». Dario Franceschini ha parlato anche lui a lungo della Campania annunciando per i giorni 1, 2 e 3 ottobre una convention sul turismo sostenibile nel museo ferroviario di Pietrarsa, nell’area orientale di Napoli. Poi ha citato Pompei: «Il fatto che gli ispettori dell’Unesco abbiano riconosciuto che il governo ha cambiato pagina è importante». E, infine, la scelta di «riportare la Reggia di Caserta alla funzione esclusiva di Polo museale per far lievitare in un anno i visitatori da 400 mila a un milione».
Tra i primissimi a intervenire, dopo la relazione di Renzi, è stato Vincenzo De Luca: «La questione meridionale è scomparsa da vent’anni e una grande responsabilità ce l’hanno anche le classi dirigenti del Sud. Quello che c’è oggi è la mancanza di Stato con il rischio di una desertificazione sociale. In Campania nei prossimi 40 anni c’è il pericolo di dimezzamento della popolazione. Nel Mezzogiorno è presente un sistema extra legale fondato sul presupposto che non esiste un’autorità pubblica. Questo fino ad oggi. Adesso noi abbiamo l’opportunità di presentare una classe dirigente meridionale non più stracciona e non più orientata a utilizzare lo Stato come luogo della clientela politica di massa, ma come luogo della soluzione dei problemi».
De Luca ha infine elencato i cinque punti del suo programma per il Sud annunciati due giorni fa: «I gruppi industriali pubblici come Eni, Enel, Finmeccanica e Fincantieri devono orientare il 60-70 per cento degli investimenti al Sud. Il Mezzogiorno deve diventare la piattaforma logistica dell’Italia e dell’Europa. Occorre un’innovazione nella gestione dei fondi europei. Servono più fondi per la ricerca e un piano sicurezza».
Mentre la Direzione Pd era riunita il Cipe, intanto, ha sbloccato 26 milioni di euro per il completamento della Cittadella giudiziaria di Salerno, un cantiere che proprio Renzi andò a vedere durante la visita in piena campagna elettorale per la Regione al fianco di De Luca.