Bari, al via la raccolta dei rifiuti elettronici nelle scuole cittadine
Un concorso premierà gli istituti più virtuosi. Il commento di Pietro Petruzzelli, assessore all'ambiente
09 September, 2015
L’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli rende noto che sta per partire la raccolta dei RAEE (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) in 179 istituti scolastici cittadini. È stato previsto, infatti, un servizio predisposto da Amiu Puglia e dedicato alla corretta raccolta degli R4 (piccoli elettrodomestici) nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della città di Bari.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico saranno posizionati nelle scuole dei contenitori color amaranto, all’interno dei quali sarà possibile conferire gli oggetti da smaltire come aspirapolvere, macchine da cucire, ferri da stiro, ventilatori, frullatori, fax, telefoni, tostapane, rasoi elettrici e tutti i piccoli elettrodomestici di cui ci si vuole disfare. Contestualmente ogni istituto riceverà del materiale informativo per effettuare in modo corretto la raccolta.
I contenitori saranno svuotati dagli operatori Amiu con frequenza quindicinale o mensile oppure secondo quanto richiesto dal responsabile scolastico in base alla efettiva produzione dei rifiuti.
Al fine di incentivare la raccolta RAEE, sarà indetto un concorso tra le scuole baresi che premierà con uno strumento che supporti la didattica (computer, proiettori con schermi, televisori a grande schermo ecc.) l’istituto che avrà conseguito il risultato migliore. I premi saranno tre, uno per ogni categoria scolastica: l’obiettivo minimo consiste nella raccolta di 25.000 chilogrammi di materiale R4.
“I rifiuti RAEE - commenta l’assessore Petruzzelli - consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui facciamo larghissimo uso, e contengono sostanze considerate tossiche per l'ambiente: per questo non devono essere buttati nei cassonetti dei rifiuti e finire nelle discariche ma devono essere raccolti correttamente per recuperare tantissimi materiali (rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo e mercurio) che possono essere riutilizzati per costruire nuovi prodotti. Fino ad oggi queste piccole apparecchiature si potevano portare solo presso i centri comunali di raccolta dell'Amiu, mentre d’ora in poi sarà possibile portarle presso la scuola più vicina o la scuola dei propri figli o nipoti. Questo progetto, in accordo con gli assessorati alla Pubblica Istruzione del Comune di Bari e della Città Metropolitana, vuole far nascere una sana competizione tra le scuole della città, anche coinvolgendo le famiglie degli studenti, coniugando la sensibilizzazione ambientale alla dinamica del gioco, con l’obiettivo di aumentare la percentuale di raccolta differenziata sul territorio cittadino. Voler bene alla propria città passa anche da questi piccoli gesti”.