Stadio della Roma a rischio: per Atac la metro non si può fare
Per Atac il prolungamento della Metro B fino non si può fare. Saltano quindi le condizioni volute dalla delibera capitolina che stabilisce il pubblico interesse per la realizzazione dello stadio
09 September, 2015
L’affondo è stato lanciato ieri, martedì 8 settembre, da Legambiente che ha diffuso la notizia secondo cui l'Atac avrebbe messo per iscritto la propria contrarietà al prolungamento della Metro B fino a Tor di Valle (dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della AS Roma), con parere condiviso dal Dipartimento Mobilità del Comune. Secondo Atac infatti "l'incremento di rete con conseguente incremento di costi di esercizio per l’esercente” sebbene l'ampliamento sarebbe realizzato a spese del proponente.
“Come a dire stop a tutti i prolungamenti della Metro, di cui la città avrebbe un gran bisogno, perché poi tocca a noi gestirli. - hanno dichiarato Edoardo Zanchini vicepresidente di Legambiente e Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio - Non solo, nel parere si sostiene che la biforcazione della Metro B a Tor di Valle, determinerebbe problemi sulla linea con "una compromissione della regolarità del servizio creando problemi sulla metro B/B1" con la conseguenza di una "riduzione dell'offerta in flessione del 40% dell'attuale servizio". In pratica si sostiene che la biforcazione della linea attuale, che a Magliana avrebbe una diramazione verso Tor di Valle (e si spera un giorno fino a Muratella, per incrociare la FM1) sarebbe impossibile da gestire. La tesi è davvero incredibile, anche perché la stessa Atac gestisce una biforcazione della Linea B a Piazza Bologna Rebibbia e Jonio. Se poi si guarda ad altre città, sono ad esempio tre a Milano le biforcazioni della metro (due sulla linea verde, una sulla linea rossa), mentre a Londra sono undici e a Berlino dieci."
La messa alla berlina del parere di Atac ha ovviamente generato una bufera di polemiche rivolte all’azienda trasportistica la cui crisi, nonostante le continue trasfusioni di denaro pubblico, è ormai evidente.
"Possibile che a Roma quello che è normale altrove risulti impossibile? - concludono Zanchini e Scacchi - In ogni caso questo parere dell’Atac certifica di fatto lo Stop al progetto dello Stadio della Roma".
La delibera approvata dal Consiglio comunale il 22 Dicembre 2014 dal Comune di Roma ha infatti stabilito come condizione necessaria a dichiarare il pubblico interesse alla realizzazione dello Stadio della Roma il “potenziamento dell’offerta di trasporto su ferro a servizio dell’area di Tor di Valle e della città con frequenza di 16 treni/ora nelle fasce orarie di punta giornaliere, prioritariamente attraverso il prolungamento della Metro fino a Tor di Valle”. Quindi, in parole povere, o il nuovo Stadio avrà un prolungamento della Metro B o non si potrà fare.
Sulla questione è intervenuta celermente proprio l’Atac che è corsa ai ripari attaccando in una nota stampa chiunque attribuisca “in maniera strumentale iniziative non vere, forzando interpretazioni in maniera surrettizia”. Secondo l’azienda infatti "La proposta di una nuova diramazione della metro B era solo una delle opzioni esaminate; l'altra era quella che prevedeva il potenziamento della Roma-Lido e la realizzazione su questa ferrovia della nuova stazione per lo stadio in una prospettiva di trasformazione in metropolitana”.