Sblocca Italia e inceneritori, rinviata al 24 settembre la decisione definitiva sul decreto
Zero waste Italy: "Si ipotizza il rinvio al 2016 del Decreto dopo le opportune valutazioni delle Regioni sulla rispettive necessità impiantistiche alla luce dei progressi delle Raccolte Differenziate
09 September, 2015
La Conferenza Stato-Regioni di mercoledì 9 settembre, che avrebbe dovuto approvare il decreto attuativo dell’articolo 35 dello Sblocca Italia, ha rinviato al 24 settembre la decisione definitiva in merito al provvedimento. Come noto, in ballo c'è l'utilizzo degli impianti di termovalorizzazione esistenti al massimo della loro potenza e la costruzione di 12 impianti nuovi.
Molto sodisfatti gli attivisti di Zero Waste Italy, promotori insieme a Legambiente e numerose altre associazioni, comitati e movimenti locali, della mobilitazione contro il provvedimento andata in secena il 7, l'8 e il 9 settembre in numerose città italiane: "La
grande mobilitazione ha prodotto un primo importante risultato... La Conferenza
Stato-Regioni ha confermato che l'incenerimento dei rifiuti non è
considerato prioritario. Giovedi 10 settembre si riunisce la Presidenza
dalla Conferenza delle Regioni per preparare il plenum della Conferenza
Stato-Regioni per il 24 settembre in cui si ipotizza il rinvio
al 2016 del Decreto dopo le opportune valutazioni delle Regioni sulla
rispettive necessità impiantistiche alla luce dei progressi delle
Raccolte Differenziate, oltre alle previsioni dei Piani di Riduzione dei rifiuti e a schemi alternativi per i TMB intesi al recupero di materia, mentre il Decreto li considera impropriamente come finalizzati solo alla produzione di CSS".
"Nei fatti l'impegno di Comitati, Movimenti e Associazioni in questi due giorni di mobilitazione e presidii ha raggiunto il risultato di costringere la politica a fare conti con la società civile, con le sue istanze e con la sua competenza. Si ringraziano fin d'ora tutti i cittadini che hanno risposto in massa all'appello di Zero Waste/Rifiuti Zero Italy e del suo Presidente Ercolini e i nostri tecnici di riferimento e supporto, che con le loro puntuali controdeduzioni tecniche ha messo in crisi lo schema legislativo forzato, proposto dal Governo".
"Ovviamente l'impegno non finisce qua - sottolinea Zero Waste Italy - E' solo il primo passo di una battaglia, lunga estenuante e difficile verso una società a Rifiuti Zero. La cittadinanza attiva come sempre ha fatto la sua parte e vigilerà da qui in avanti per eliminare definitivamente i gravi rischi per l'ambiente, la salute e l'economia che il decreto applicativo stava per determinare.
Con la stessa convinzione chiediamo ai Presidenti di regioni che abbiamo incontrato e che hanno risposto positivamente alle nostre osservazioni di mantenere alta la guardia nei confronti di ogni azione che possa mettere a rischio le pratiche virtuose di anni verso la sostenibilità e l'economia circolare di cui il nostro paese è all'avanguardia in Europa.
Si auspica infine un confronto col Ministro dell'Ambiente On. Galletti in uno con la Presidenza della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome per scongiurare ulteriori errori di valutazione e definire uno scenario legislativo verso una società a Rifiuti Zero nel solco della proposta di Legge di Iniziativa popolare in discussione in Parlamento e forte della sottoscrizione di circa 90 mila cittadini elettori".Leggi anche:
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