"Città resilienti nel 21° secolo", XXVII assemblea nazionale del coordinamento delle agende 21 italiane
In attesa della Cop21 di Parigi, a Desenzano del Garda giovedì 17 e venerdì 18 settembre il racconto delle esperienze italiane più significative che le città adottano per rispondere ai cambiamenti climatici
15 September, 2015
Gli effetti dei cambiamenti climatici sui nostri territori sono anche in questi giorni sotto gli occhi di tutti. Proprio a questi temi e alla capacità di risposta e di reazione da parte delle nostre comunità locali è dedicata la XVII Assemblea del Coordinamento delle Agende 21 locali italiane, l’associazione nazionale di Regioni ed enti locali e territoriali che sostengono la diffusione di uno sviluppo più sostenibile che giovedì 17 e venerdì 18 settembre si dà appuntamento a Desenzano del Garda (Brescia). Sarà l’occasione per evidenziare il ruolo fondamentale delle città e degli enti locali nella lotta ai cambiamenti del clima (in particolare il riscaldamento globale) e per raccontare le esperienze italiane più significative.
“Citta resilienti del 21° secolo”, questo appunto il titolo della due giorni, è un evento promosso dal Coordinamento e organizzato con la collaborazione del Comune di Desenzano del Garda, con il patrocinio, tra gli altri, di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Upi-Unione Province d’Italia, Anci-Associazione nazionale Comuni italiani, Uncem-Unione nazionale Comuni, Comunità, Enti montani.
Tappa italiana di avvicinamento a Cop 21 - la Conferenza delle Nazioni Unite che fra pochi mesi a Parigi definirà un accordo internazionale per affrontare la grave crisi climatica del nostro pianeta – la due giorni della città lombarda vuole evidenziare le numerose iniziative e buone pratiche di “resilienza” già messe in campo dalle comunità locali. Una “città resiliente” è un sistema urbano che, oltre a prevenire e contenere con interventi e politiche mirati i cambiamenti climatici, sa adeguarsi alle loro conseguenze, sviluppando capacità di costruire risposte sociali, economiche e ambientali strutturate.
Si tratta di intervenire sui modelli di programmazione, organizzazione e di gestione: perché non c’è sostenibilità se non c’è resilienza. Dallo studio e l’adozione di “piani di adattamento” – come nel caso del Comune di Bologna – che prevedono misure concrete per rendere le città meno vulnerabili e in grado di reagire in caso di alluvioni, siccità e altre conseguenze del mutamento del clima, alla presenza in network internazionali che supportano (con finanziamenti, strumenti e competenze tecniche,….) lo sviluppo di una vera e propria strategia urbana improntata alla resilienza, come nel caso di Roma e Milano selezionate fra le prime 33 città del mondo a fare parte del programma “100 Resilient Cities”.
Sono alcune delle esperienze che saranno presentate e raccontate nel corso delle due giornate.
La prima giornata di assemblea giovedì 17 settembre a Palazzo Todeschini, si aprirà con un convegno a più voci per un inquadramento della resilienza anche a livello europeo e mondiale. Dopo i saluti istituzionali delle autorità locali e della presidente di Agenda 21 locali italiane Rossella Zadro, tra gli interventi in programma quelli di Domenico Gaudioso, dirigente del servizio atmosfera e clima di ISPRA, Francesco Bicciato, consulente internazionale su sviluppo sostenibile ed ex funzionario Onu (Undp), Gianni Silvestrini, responsabile scientifico di Kyoto Club, Laura Creazzo, dell’Ufficio di coordinamento di Mayors Adapt, la campagna europea per la resilienza delle città e Emilio D'Alessio, past president del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.
A seguire, alle ore 12, una tavola rotonda presenterà le esperienze di Roma, Bologna e Milano: intervengono Alessandro Coppola, coordinatore del progetto “Roma Resiliente”, Patrizia Gabellini, assessore all’Urbanistica, Città Storica e Ambiente del Comune di Bologna, e Maria Berrini, amministratore unico Amat-Agenzia Mobilità, Ambiente e Territorio del Comune di Milano. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno con quattro gruppi tematici di approfondimento: Governo del territorio e politiche di contrasto ai cambiamenti climatici; Progettazione e finanziamenti per rendere le città resilienti; Strumenti operativi per realizzare l’adattamento delle città; Amministratori e cittadini resilienti: nuove forme di partecipazione, open governance, trasparenza, comunicazione.
Si terrà invece al Castello di Desenzano (salone Gino Benedetti) la seconda giornata di lavori, venerdì 18 settembre. Dopo la tavola rotonda intitolata “Il clima e le politiche delle città e dei territori”, il programma vede l’avvio della XXVII Assemblea dei soci, che si concluderà con l’elezione del nuovo Consiglio direttivo e del nuovo presidente, in carica fino al 2017, e la votazione del documento unitario del Coordinamento Agende 21 locali italiane verso la COP21.