Legambiente Calabria: “Serve un sistema di incentivi per rendere la prevenzione e il riciclo più economici rispetto allo smaltimento in discarica”
Falcone: “Le discariche illegali in Calabria ci restituiscono la cartolina di una regione che continua a rimanere in balia di lobby ed interessi privati, costretta poi a pagare 40 milioni di euro all’anno”
14 September, 2015
È
da anni che Legambiente si batte per promuovere una politica di
rifiuti zero. La condanna della Corte di giustizia Ue dello scorso
dicembre, ha rappresentato solo l’epilogo di anni di cecità
politico-amministrativa della nostra Regione che non ha saputo
investire, con lungimiranza, risorse utili per l’adeguamento alle
direttive comunitarie in materia di discariche. Un adeguamento, che
avrebbe consentito alla Calabria di liberarsi dalle croniche
emergenze in materia di rifiuti e dei conseguenti disastri
ambientali. Nell’ultimo incontro con il Governatore Mario
Oliverio, avvenuto nello scorso mese di giugno, abbiamo
presentato numerose proposte per il Piano rifiuti ribadendo con forza
la necessità di una legge regionale che metta mano
all’organizzazione e alle forme di gestione dei rifiuti che
dovranno ripartire replicando le esperienze positive già messe in
campo da amministrazioni virtuose calabresi, una legge che ponga le
basi per una idonea ed efficace gestione anche dei troppi rifiuti
speciali che finiscono ancora nella rete delle ecomafie e
dell’eco criminalità.
Legambiente dice basta ad immobilismo e proclami: “Oliverio deve dare risposte concrete”.
Ad
oggi, in Calabria, la discarica rappresenta la principale opzione
di gestione dei rifiuti, poiché economicamente conviene. Per
questo è necessario ripensare ad un nuovo sistema di incentivi e
disincentivi per fare in modo che prevenzione e riciclo risultino più
convenienti, anche a livello economico, rispetto allo smaltimento in
discarica. La formula chiave è quella di tartassare lo
smaltimento in discarica, eliminare gli incentivi per il recupero
energetico dai rifiuti, incentivare il riciclo perché diventi
più conveniente del recupero energetico e promuovere una serie di
politiche di prevenzione con il principio “chi inquina paga”. E
la nuova legge sugli ecoreati, ci fornisce molti strumenti per far
regredire il fenomeno.
Aver bloccato la realizzazione di quella
che sarebbe potuta diventare una delle discariche più grandi
d’Europa, in località Battaglina, è stata una vittoria storica
poiché combattuta insieme a cittadini che si sono mobilitati in
massa per sensibilizzare l’opinione pubblica e salvare il proprio
territorio.
“Le discariche illegali in Calabria – afferma il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone - ci restituiscono la cartolina di una regione che continua a rimanere in balia di lobby ed interessi privati, costretta poi a pagare 40 milioni di euro all’anno che non può di certo permettersi. È necessario scuotersi dall’immobilismo a tutti i livelli. Associazioni e cittadini sono pronti a fare la loro parte”.
Sulla denuncia di alcuni cittadini del comune di Borgia sulla presenza di una discarica “fantasma” a pochi passi dal centro abitato, Legambiente Calabria chiede l’intervento delle forze dell’ordine e della magistratura per verificare e chiarire quanto accaduto ed attivare tutte le misure necessarie per impedire lo smaltimento illecito di rifiuti in siti non idonei ed abusivi.