Torino, il ventilatore trovato da Eco dalle Città è stato riparato
Dopo l'articolo del 03 settembre che raccontava la storia di un ventilatore abbandonato accanto ai cassonetti del cortile di Eco dalle Città, ecco il continuo: il ventilatore è stato facilmente riparato dal collaboratore Luigi Vendola
16 September, 2015
Agli inizi di settembre la redazione di Eco dalle Città si era occupata nell'articolo “Storia di un ventilatore salvato dai rifiuti e in attesa di essere riparato” di un ventilatore che era stato abbandonato nel cortile della sede torinese del notiziario, accanto ai cassonetti della raccolta differenziata. Ecco, dopo due settimane circa, abbiamo provato a ripararlo sostituendo la presa e il relativo cavo di alimentazione con materiali nuovi.
Sono
bastati 15 minuti per far tornare un elettrodomestico che rischiava
di finire nella spazzatura efficiente come quando è stato comprato.
Ecco la "prima puntata" della storia del ventilatore:
Storia di un ventilatore salvato dai rifiuti e in attesa di essere riparato
Con l'arrivo di settembre e l'estate che, almeno nel nord Italia, inizia ad alternare giornate di sole con momenti di pioggia, ci si inizia a liberare dagli oggetti che ormai non servono più. A maggior ragione se sono oggetti non funzionanti. Come il ventilatore abbandonato ritrovato nel cortile della redazione di Eco dalle Città, a Torino, accanto ai cassonetti per la raccolta differenziata, che è stato poi “salvato” dai rifiuti e ora è in attesa di essere riparato.
Ma perché il vecchio proprietario ha deciso di sbarazzarsene? Ad una prima occhiata il ventilatore sembra avere tutte le carte in regola per funzionare, ma in realtà un problema lo presenta: ha la spina rotta. Più precisamente, manca uno dei due contatti che servono a trasportare energia elettrica.
È stato un gesto semplice, quanto errato sotto due aspetti fondamentali.
Il primo riguarda le modalità di conferimento dei RAEE. Essendo un rifiuto elettronico, il ventilatore avrebbe dovuto essere portato nel Centro di raccolta più vicino, oppure in un rivenditore di elettrodomestici, secondo le modalità indicate nel decreto ministeriale dell'8 marzo 2010 n.65
Il secondo riguarda la possibilità di poter continuare ad usare gli oggetti che crediamo rotti semplicemente riparandoli.
Nel caso specifico del ventilatore ritrovato in cortile, con una piccola spesa il proprietario avrebbe potuto utilizzare ancora il suo ventilatore, evitare di spendere altri soldi per comprarne uno nuovo e, infine, non far diventare un rifiuto un oggetto che probabilmente ha ancora molte potenzialità.
Nei prossimi giorni Eco dalle Città riparerà l'elettrodomestico per verificare se, avendo sostituito la componente rotta, funzionerà correttamente. Intanto ecco qui un piccolo suggerimento tratto da Il manuale dell'elettricista che spiega come sostituire facilmente una spina ormai rotta:
- staccare la spina dall'impianto e tagliare il cavo elettrico in prossimità della stessa
- con una forbice, meglio se da elettricista, aprire il cavo per esporre i fili che contiene. Ci sono qui tre fili, uno marrone, uno blu e uno giallo-verde
- con la forbice tagliare la guaina che protegge l'anima in rame del filo e e attorcigliare il fame stesso facendolo ruotare in modo che le fibre che compongono il filo risultino più compatte
- smontare la nuova spina svitando il coperchio, far passare il passacavo e il fermafilo
- collegare avvitando i fili ai denti della spina facendo attenzione di tenere quello giallo-verde al centro. Importante, il rame non deve essere troppo lungo, sporgere o toccare fli altri denti della spina per nessuna ragione
- Rimettere in posizione, stringere il fermafilo e chiudere la spina