Dall'1 ottobre si riduce il Contributo Ambientale Conai per gli imballaggi in acciaio
Il contributo passa da 26 a 13 euro/ton, la riduzione del CAC permetterà alle imprese utilizzatrici di risparmiare quasi 6 milioni di euro con benefici anche per i consumatori
27 September, 2015
Grazie
alla riduzione del Contributo
Ambientale
Conai
per
gli imballaggi in acciaio le
imprese utilizzatrici risparmieranno quasi 6 milioni di euro.
È questa la stima di Anfima,
l’associazione aderente a Confindustria
che
raggruppa i Fabbricanti di Imballaggi Metallici ed Affini Italiani.
“La riduzione del Contributo Ambientale Conai da 26 a 13 euro/ton è
un segnale davvero positivo per le imprese che utilizzano imballaggi
in acciaio, e in ultima analisi per gli stessi consumatori – spiega
Giovanni Cappelli,
direttore generale di Anfima - Lattine, scatolette, barattoli e
bombolette oltre a essere i contenitori più sicuri e robusti sono di
acciaio, materiale che si ricicla all’infinito con grande beneficio
per l’ambiente”.
: Il Contributo
Ambientale Conai
(CAC), stabilito per ciascuna tipologia di materiale di imballaggio,
rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale Conai
ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per i maggiori
oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il
recupero dei rifiuti di imballaggi. Per quanto riguarda l’acciaio
il CAC è passato da 26 a 21 euro/ton il 1° aprile 2015 e fra pochi
giorni, dal 1 ottobre 2015,
sarà ulteriormente ridotto a 13 euro/ton.
"Si
tratta di un traguardo importante – aggiunge Federico
Fusari,
Direttore Generale di Ricrea,
il Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi in Acciaio -. 13
euro/ton è il valore più basso dalla costituzione di Ricrea, e
oltre a un importante fattore competitivo per le imprese consorziate
rappresenta la misura dell'efficienza gestionale raggiunta dal
Consorzio. L’ulteriore riduzione dei costi per le imprese infatti
permetterà comunque di garantire il ritiro dei rifiuti urbani di
imballaggio sull'intero territorio nazionale e il riconoscimento ai
Comuni dei corrispettivi previsti dal nuovo Accordo Quadro
Anci-Conai".
In Italia le aziende che producono contenitori in acciaio danno lavoro a oltre tremilacinquecento dipendenti, per un fatturato annuo complessivo di 1,6 miliardi di euro. La produzione si concentra principalmente in sei settori merceologici: dalle scatole cosiddette “Open Top” per prodotti alimentari, ai contenitori “General Line” per vernici e prodotti industriali in genere; dalle bombolette aerosol alle chiusure metalliche come capsule e tappi corona, fino ai grandi fusti in lamierino d’acciaio.
I contenitori in acciaio sono facili da differenziare e possono essere riciclati un numero infinito di volte senza dare origine a scarti, mantenendo intatte le proprie qualità. Nel 2014 in Italia sono state avviate al riciclo 335.854 tonnellate di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare ben 2.239 copie dell’Albero della Vita, icona del Padiglione Italia e simbolo di Expo 2015. Il tasso di recupero, pari al 74,3% rispetto alle quantità immesse a consumo, conferma il nostro Paese tra i migliori in Europa.
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