di Diego Molino

«Basta con le bici che sfrecciano davanti alle vetrine, i pedoni rischiano di essere investiti». È il grido di protesta contro la pista ciclabile di via Bertola, che ha spinto commercianti e residenti a presentare un esposto in Comune per chiederne la messa in sicurezza. Sotto accusa è la velocità con cui i ciclisti percorrono la corsia rischiando di causare incidenti coi passanti. A spiegarlo è Fabio Digilio, primo firmatario. «Le famiglie con bambini ormai evitano di passare perché sanno che è pericoloso. Questo danneggia anche le attività commerciali – dice – Quando si realizza una ciclabile sarebbe bene tenere conto di tutti i soggetti che vivono e lavorano nella via». Il tratto più critico è quello compreso fra via San Francesco d’Assisi e via Botero, dove a luglio una signora è stata investita da un ciclista e costretta a essere soccorsa da un’ambulanza. La richiesta è condivisa anche dal presidente della Uno Guerrini, secondo cui «la convivenza fra ciclisti e pedoni non è riuscita, bisogna trovare una soluzione con la Viabilità». Di sicuro anche chi si sposta sulle due ruote ha di che lamentarsi. La ciclabile è spesso occupata dai furgoni per il carico e scarico merci, così i battibecchi sono all’ordine del giorno. «La ciclabile di via Bertola è ben visibile e pure rialzata – dice Fabio Zanchetta dell’associazione Bike Pride – Se è vero che ci sono incidenti, è anche vero che la corsia è continuamente percorsa da pedoni ed è difficile riuscire a passare». Da pochi mesi è stato lanciato il progetto «Adotta una pista» con cui è possibile segnalare i disagi delle ciclabili e chiedere all’amministrazione di intervenire.

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