Le recensioni di Cinemambiente: Bikes vs Cars
Un documentario che parte da San Paolo e Los Angelel per criticare il grande ingorgo dovuto - questa è la narrazione - alle pressioni dell'industria automobilistica. I progressi del movimento dei ciclisti urbani
10 October, 2015
di Paolo Hutter
Bikes vs Cars: è una guerra o una città? L'interrogativo rimbalza lungo l'appassionante e battagliero documentario realizzato dallo svedese Fredrik Gerrten. In fin dei conti è un racconto meno europeo e più americano, nel senso del modello di città più automobilistico e più difficile da recuperare per la bicicletta.
https://vimeo.com/116966445
Le due città che fanno la maggior parte del film sono San Paolo e Los Angeles, città molto grandi e molto automobilistiche. A San Paolo seguiamo la nascita, le difficoltà, le tragedie ma anche i primi successi del movimento dei ciclisti urbani attraverso la sua fondatrice. A Los Angeles viene ricostruito con passione un passato tutto diverso, fatto di passaggi ciclabili e di tram. Fortissima anche se più breve l'esperienza di Toronto dove un sindaco pro auto pochi anni fa ha fatto cancellare le piste ciclabili. (Ma nel dibattito post film ci è stato riferito che c'è un nuovo sindaco che le ha ri-pristinate). Sempre di Toronto un consigliere comunale pro-auto e anti-bici che sembra finto tanto è selvaggio e grosso. Simpaticissimo il personaggio almodovariano della urbanista dell'Università di San Paolo, quella che teorizza il famoso assioma: l'ingorgo è la soluzione, perchè solo grazie agli ingorghi nasce la spinta a pensare politiche di mobilità diverse. Il numero delle auto nel mondo sta raddoppiando, ci bombarda il documentario che è piaciuto molto alla maggior parte del pubblico. Solo alcuni hanno detto che è "un po' troppo emotivo", forse intendevano "unilaterale". Ma il regista voleva proprio essere di parte. Il bello è che ci riesce con un affresco mondiale. Ci sono anche i bambini di Bogotà, mentre Copenaghen è raccontata da uno spassoso e autentico taxista che odia i ciclisti, ovvero la maggioranza.