Che l’uso della bici si stia diffondendo a macchia d’olio in tutta la capitale non è di certo un segreto. Complice la crisi ma anche la necessità di arrivare in orario sul posto di lavoro senza rimanere imbottigliati nel traffico, sempre più romani infatti scelgono di usare le due ruote per spostarsi anche in una città difficile come la Capitale. 

Anche l’intermodalità comincia ad essere la prima scelta per spostarsi attraverso Roma utilizzando mezzi pubblici e bicicletta, ma anche da questo di vista però la Capitale mette il ciclista di fronte a sfide ed arrabbiature quotidiane: a partire dagli autisti Atac che non conosco il funzionamento delle linee bike friendly, proseguendo  con le rastrelliere di nuova installazione (vedi stazione Metro B1 Jonio) che andrebbero bene in città come Bruges o Gent, proseguendo ovviamente con la totale mancanza di qual si voglia percorso ciclabile. 

Altro dramma è quello della Stazione Termini. Infatti nonostante sia il nodo di scambio più importante della città ed una delle prime stazioni d’Italia, in essa le bici, sostanzialmente, non sono considerate visto che non esiste, allo stato attuale, alcun posto in cui poterle parcheggiare. Proprio per spingere affinché questo problema sia risolto è stata lanciata una petizione. “Molti di noi hanno come luogo di arrivo la stazione Termini. Lì arriva la metropolitana e tutti i treni regionali e metropolitani. È da Termini che inizia il nostro calvario - dichiarano i promotori della petizione - Utilizzare la bicicletta per muoversi dalla Stazione Termini per molti è la soluzione e un uso quotidiano e diffuso della bicicletta garantirà: spostamenti più veloci, benefici alla salute, il decongestionamento degli altri mezzi pubblici e la diffusione del buon umore."

Per cominciare a cambiare la città serve quindi anche un parcheggio per le biciclette alla Stazione Termini, un luogo vigilato o protetto dove prendere il mezzo all’arrivo in stazione al mattino e lasciarlo il pomeriggio o la sera.

"Servono rastrelliere dotate di sistemi di sicurezza, disposte in un luogo antistante l’uscita della stazione. - proseguono i promotori - Strutture moderne, eventualmente dotate di box di custodia caschetto ed effetti personali, di stazione di gonfiaggio pneumatici e colonnine per la ricarica di mezzi a pedalata assistita.” 

Richieste che a Roma sembrano fantascienza ma che non sono assolutamente nulla di eccezionale e che renderebbero, una volta esaudite, la stazione centrale di Roma degna di una capitale europea.