Cambiamenti climatici, rapporto Aea: "Tra 1994 e 2014 la UE ha ridotto emissioni di gas serra del 23%"
Le cifre arrivano dall'Agenzia Europea dell'Ambiente, secondo cui dovrebbe quindi già essere stato superato il target del 20% previsto per il 2020. Miguel Arias Cañete: "Si tratta di un segnale forte in vista della conferenza di Parigi"
21 October, 2015
Secondo una relazione pubblicata oggi, mertedì 20 ottobre, dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), l'Unione europea è sulla buona strada verso il conseguimento e il superamento dell'obiettivo 2020 di riduzione del 20% delle emissioni di gas serra.
Dalla relazione "Trends and projections in Europe 2015" emerge che le emissioni di gas serra sono diminuite del 23% tra il 1990 e il 2014, toccando i minimi storici.
Le proiezioni più recenti degli Stati membri indicano che, all'orizzonte 2020, l'UE dovrebbe raggiungere una riduzione del 24% con le misure vigenti e del 25% con le misure aggiuntive già programmate negli Stati membri. L'UE si sta già attivando per l'obiettivo 2030 di una riduzione del 40% delle emissioni - il contributo dell'UE al nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici che dovrebbe essere sottoscritto a Parigi in dicembre.
Miguel Arias Cañete, Commissario responsabile per l'Azione per il clima e l'energia, ha dichiarato: "Questi risultati sono eloquenti: l'Europa è riuscita a ridurre le emissioni del 23% tra il 1990 e il 2014 mentre l'economia, nell'arco dello stesso periodo, è cresciuta del 46%. Abbiamo ripetutamente dimostrato che la protezione del clima e la crescita economica vanno di pari passo. Si tratta di un segnale forte, in vista della conferenza di Parigi sul clima, a riprova del fatto che l'Europa rispetta i propri impegni e che le nostre politiche in materia di energia e clima stanno dando i loro frutti. Abbiamo già mosso i primi passi per rispettare il nostro impegno di Parigi con le nuove proposte politiche presentate all'inizio dell'estate."
Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell'AEA, ha dichiarato: "L'impegno dell'Europa per ridurre le emissioni di gas serra ed investire nell'efficienza energetica e nelle energie rinnovabili ha portato a vantaggi concreti. La relazione dimostra che l'UE è sulla buona strada verso il conseguimento degli obiettivi climatici stabiliti per il 2020. La relazione indica inoltre che per raggiungere i nostri obiettivi a più lungo termine per il 2030 e il 2050 è necessario un cambiamento radicale delle modalità di produzione e utilizzo dell'energia in Europa."
Sulla buona strada verso l'obiettivo 2020 in materia di gas serra
Dalla relazione dell'AEA emerge che, secondo stime approssimative, nel 2014 le emissioni di gas serra sono diminuite del 4% rispetto al 2013, anche se in parte ciò è dovuto alle temperature insolitamente miti che hanno determinato una riduzione della domanda energetica. Ciò significa che, rispetto ai livelli del 1990, nel 2014 le emissioni di gas serra dell'UE sono diminuite del 23%.
Le proiezioni più recenti degli Stati membri indicano che entro il 2020 l'UE, con le misure vigenti, dovrebbe arrivare ad una riduzione del 24% e, con le misure aggiuntive già previste dagli Stati membri, ad una riduzione del 25%. L'UE è quindi sulla buona strada anche rispetto all'obiettivo fissato dal protocollo di Kyoto per il secondo periodo di impegno 2013-2020.
Progressi rispetto all'obiettivo 2030 in materia di gas serra
La riduzione delle emissioni di gas serra dovrebbe continuare anche dopo il 2020, se pur ad un ritmo meno sostenuto. Secondo le proiezioni comunicate dagli Stati membri, le riduzioni previste dovrebbero consentire, entro il 2030, di diminuire le emissioni del 27% (con le misure vigenti) e del 30% (con misure supplementari già pianificate dagli Stati membri) rispetto ai livelli del 1990. Occorrono pertanto nuove strategie per conseguire l'obiettivo di riduzione del 40% entro il 2030. Come affermato dal Presidente Juncker nel suo discorso sullo stato dell'Unione europea, la Commissione europea ha già adottato le prime misure legislative per il conseguimento degli obiettivi del 2030 con la proposta, avanzata l'estate scorsa, di rivedere il sistema di scambio delle emissioni (ETS) dell'UE.