29 novembre, conferenza mondiale sul clima: Parigi, stiamo arrivando!
In vista della conferenza del clima il 29 novembre nella capitale francese, gli attivisti si stanno organizzando per protestare con una serie di azioni non violente
20 October, 2015
Da The Guardian (traduzione di Laura Tajoli)
Migliaia di attivisti che lottano contro il cambiamento climatico hanno promesso di bloccare il summit delle Nazioni Unite sul clima di Parigi con quelle che definiscono azioni non violente.
Gruppi spontanei come “350.org” o “Attac France” si stanno mettendo in prima linea in visita della conferenza di Dicembre. Le proteste prevedono la creazione di una decina di punti destinati a delimitare delle aree circoscritte con una serie di “linee rosse”. I delegati degli oltre 200 paesi che partecipano al summit non dovranno oltrepassare queste zone simboliche. I governi si incontreranno nella capitale francese nella speranza di raggiungere un accordo sulle azioni da intraprendere dopo il 2020 per bloccare il cambiamento climatico. Gli attivisti hanno per il momento accantonato i piani precedenti che prevedevano di impedire ai delegati di lasciare il summit fino a quando avessero raggiunto un serio e realistico accordo per tagliare davvero le emissioni.
L’ultimo giorno del summit – 11 o 12 Dicembre – migliaia di persone dovrebbero convergere attorno a Le Brouget, il sito del summit, muniti di linee rosse gonfiabili che simboleggiano i limiti da non oltrepassare. “L’idea non è di imprigionare i delegati ma di mettere in atto una disobbedienza civile che blocchi le strade e le infrastrutture. Soltanto se oltrepasseranno le linee rosse che rappresentano le necessità minime per la vita sul nostro pianeta”, ha affermato John Jordan, artista e attivista.
Chi partecipa alla protesta potrà scegliere la linea rossa alla quale unirsi, per chiedere la riduzione delle emissioni, politiche più eque per i paesi più poveri oppure una finanza più giusta. Presso i punti di blocco saranno organizzati forum e dibattiti per discutere le linee programmatiche per il 2016.
“Sarà la più grande azione di disobbedienza civile mai vista in Europa per contrastare i cambiamenti climatici”, ha detto Prayal Parekh, un attivista di 350.org. Juliette Rousseau, portavoce del Coalition Climat 21, ha aggiunto che “è la prima volta che viene organizzato in Francia un movimento di protesta che vede la partecipazione di 130 organizzazioni. Sarà allegra e colorata”.
Una marcia, che si preannuncia enorme che il 29 Novembre darà il via alla protesta proprio quando i leader del mondo arriveranno al summit. L’obiettivo è quello di emulare il risultato della Marcia per il Clima di New York dello scorso marzo, che portò ben 300 mila persone in piazza. I più grandi gruppi ambientalisti come Greenpeace e il WWF si stanno dando da fare per organizzare l’evento insieme a gruppi di opinione su internet come Avaaz, i sindacati e alcuni movimenti religiosi.
Dopodichè i cosiddetti Giochi climatici avranno inizio. Gli attivisti si possono registrare in forma anonima online e, nell’arco di due settimane, scaricare gli obiettivi per intraprendere azioni non violente. Una volta iniziato il summit, i giochi punteranno ad assumere la forma di vera protesta, combinando azioni di protesta, street art e azioni dimostrative.