Coalizione Italiana Clima: "Impossibile ignorare connessione tra flussi migratori, modello produttivo e cambiamenti climatici"
La Coalizione all’incontro organizzato dalla Presidente Boldrini su COP21: "Non si possono creare barriere per arrestare i flussi migratori dovuti sia a guerre per l’accaparramento delle risorse che ad opere impattanti"
12 November, 2015
La Coalizione italiana Clima è intervenuta oggi (giovedì 12 novembre) all'incontro organizzato dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, dal titolo: "COP21 La sfida che non si può perdere - L'Italia e l'Europa verso la Conferenza di Parigi". A prendere la parola come rappresentante della Coalizione italiana, Francesca Rocchi di Slow Food Italia, che nel ricordare come la Coalizione sia nata con l’obiettivo di far sentire la voce della società civile e lanciare un appello ai governi in previsione del Summit di Parigi, ha sottolineato l’importanza in questo momento del legame tra mutamenti climatici e migrazioni.
Non si possono, infatti, creare barriere per arrestare i flussi migratori, ignorando la connessione tra l’attuale modello produttivo, i cambiamenti climatici e le migrazioni ad essi dovute, sia attraverso le guerre ingenerate dalla corsa all’accaparramento delle risorse che a causa di contaminazioni e opere impattanti sulle risorse ambientali da cui dipendono intere comunità. “Chiediamo che dalla COP21 - ha detto Francesca Rocchi - esca finalmente un accordo vincolante e che l’Italia contribuisca attivamente, come dichiarato dal Ministro dell'ambiente Galletti, ad ottenere un impegno per contenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi attraverso la riduzione dell’emissione dei gas serra, per rafforzare i territori più vulnerabili del pianeta dall’innalzamento della temperatura globale e per una giustizia climatica per tutti. E’ necessario che l’Italia e l’Europa guardino finalmente verso un futuro incentrato su fonti rinnovabili ed efficienza energetica, su un’economia circolare che valorizzi i territori, su un’agricoltura che rafforzi le naturali funzioni del suolo di assorbimento della CO2, la manutenzione dal rischio idrogeologico, il ripristino della funzionalità dei sistemi naturali”.
Cambiare il sistema energetico accelerando la transizione in corso, superando grandi e inquinanti centrali a combustibili fossili per realizzare la transizione verso un modello di produzione diffusa e fondato sulla democrazia energetica, sull’educazione ambientale e sulle risorse rinnovabili locali; rivoluzionare il sistema dei trasporti per una mobilità nuova e sostenibile; valorizzare le buone pratiche agricole; creare nuovi posti di lavoro stabili e sostenibili; ripensare il ciclo vitale delle merci e promuovere buone pratiche di gestione e riutilizzo dei rifiuti urbani e soprattutto industriali: sono i principi contenuti nel Manifesto della Coalizione Clima e le sfide che, insieme, le 130 organizzazioni vogliono portare in piazza in Italia e nel mondo.
A Roma, il 29 novembre la Coalizione italiana Clima - alla quale aderiscono oltre 130 soggetti fra sindacati dei lavoratori e organizzazioni nazionali e locali della società civile, degli agricoltori, di solidarietà internazionale e di difesa dei diritti umani, ambientaliste, confessionali, sindacali, movimenti sociali e enti locali - organizza uno degli eventi della grande marcia globale che, lo stesso giorno, coinvolgerà milioni di persone in centinaia di città del mondo tra cui Parigi, Londra, Berlino, Madrid, Amsterdam, Barcellona, e poi San Paolo, Johannesburg, Sydney, Canberra, Kampala, Tokyo, Dhaka, Bogotà.
Appuntamento alle ore 14 in piazza Farnese.
(foto http://www.dirittiglobali.it)