Settimana della Bioarchitettura e della Domotica, venerdì 20 il premio Sostenibilità 2015
La Settimana della Bioarchitettura e della Domotica a Modena chiude il 20 novembre con il conferimento del Premio Sostenibilità che seleziona e valorizza a livello nazionale le buone pratiche del progettare e costruire green
17 November, 2015
La Settimana della Bioarchitettura e della Domotica chiuderà, venerdì 20 novembre, con il conferimento del Premio Sostenibilità che, a cadenza biennale, seleziona e valorizza a livello nazionale le buone pratiche del progettare e costruire green. Due le categorie in gara, ‘edilizia ex-novo’ e ‘edilizia ristrutturazione/restauro’ e cinque le menzioni speciali tra cui, novità di quest’anno, quella dedicata alle ‘Green industries’, conferita alla proposta più innovativa di edilizia produttiva. Il convegno prenderà il via alle 9.30 con l’apertura lavori delle autorità, proseguirà con la presentazione della giuria e dei suoi criteri di valutazione ed entrerà nel vivo con la premiazione vera e propria dei vincitori e delle menzioni speciali, per concludere con la presentazione di questi da parte dei progettisti.
38 i progetti partecipanti, tra i vincitori e i menzionati, spiccano diversi progetti del nostro territorio. Si parte con la ‘Casa Insieme’ di San Felice sul Panaro, vincitrice per la categoria ex-novo residenziale. Il progetto è stato realizzato dopo gli eventi sismici del 2012 su iniziativa dell’Asp Modena Nord per affrontare in modo innovativo il tema dell’assistenza domiciliare agli anziani. La risposta consiste nella realizzazione di una rete di microresidenze assistite diffuse in ambiti contigui alle aree residenziali, vicini ad altre attrezzature collettive in modo da valorizzare le possibili interazioni fra i soggetti del servizio e le altre fasce di popolazione. Questi piccoli edifici, rispondono ai paradigmi di sostenibilità sia per il progetto di welfare territoriale sia per la scelta di realizzare semplici manufatti edilizi in legno a basso costo di costruzione e di gestione che sono in grado di assorbire l’azione di terremoti anche di forte intensità senza subire danni.
Viene, invece, da San Bonifacio (Verona) il vincitore della categoria ‘ex-novo’ non residenziale: il Centro polifunzionale del bambino Fondazione O.a.s.i è composto da un asilo nido e da una scuola per l’infanzia e si caratterizza per il suo felice inserimento nel contesto urbano, anche grazie alla sua forma composta “a padiglioni”, che ha saputo riprendere e valorizzare l’affaccio principale della preesistente scuola materna. Il risultato è quello di una "restituzione" al tessuto urbano di San Bonifacio di un elemento architettonico identitario attraverso la riproposizione dell'assetto originario in muratura, agganciata alla struttura interamente in legno della nuova scuola. Questa tecnologia ha permesso tempi brevissimi di realizzazione (3-4 mesi) e ottime prestazioni a basso impatto ambientale che sono valse all’edificio il livello platinum del protocollo Leed.
Passando, invece, alla categoria ‘ristrutturazione/restauro” il vincitore è il restauro scientifico dell’ex refettorio di S. Illaro di Faenza, Ravenna che, come spiega il verbale della giuria: “È un progetto che sviluppa la problematica dell’intervento di restauro e recupero in un tessuto storico, consolidato con un atteggiamento pragmatico e in parte sperimentale rivolto all’efficienza energetica e alle biotecnologie del settore edilizio. Situato nelle vicinanze delle antiche mura premanfrediane di Faenza, l’edificio storico risale al XVII secolo, in quanto refettorio del convento aggregato della chiesa di Sant’Illaro risalente al 1100”.
Due le menzioni speciali per la categoria ex-novo: l’edificio residenziale di Marano sul Panaro (Mo), selezionato per “l’ottimo equilibrio fra isolamento termico, sfruttamento delle fonti rinnovabili e intelligente utilizzo della migliore tecnologia tradizionale” e “Working in the nature” di Varese, un luogo di lavoro a basso impatto ambientale e immerso nella natura, a pochi metri dal fiume, ideato senza consumare suolo naturale ma riusando il sedime di un piccolo edificio naturale. Due anche le menzioni per la categoria ‘ristrutturazione-restauro’: la riqualificazione di palazzo San Nicolao a Milano, un intervento di riqualificazione e recupero che riguarda un complesso architettonico del Novecento e il recupero e ricostruzione di uno stabilimento della Manifattura Modenese di Novi di Modena, realizzato nel 2001, fortemente danneggiato dal sisma del maggio 2012.
Infine, la novità, la menzione speciale ‘Green Industries’ assegnata al progetto Comer Industries di Reggiolo (Re) che, spiega la giuria, “rappresenta, dal punto di vista energetico e impiantistico, un esempio virtuoso che si vorrebbe vedere utilizzato come standard per i fabbricati industriali di nuova generazione. […] Il caso Comer Industries mostra come sia possibile progettare uno stabilimento industriale con il giusto equilibrio fra efficienza, comfort e funzionalità”.
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