Roma, il 29 novembre 150 associazioni in Marcia per il Clima verso la COP21 di Parigi
Cancellato l’evento di Parigi ma 50 grandi manifestazioni sono programmate in tutto il mondo per chiedere alla Conferenza sul clima di Parigi un accordo vincolante che fermi i cambiamenti climatici.
20 November, 2015
Il governo francese ha annunciato che l’enorme marcia in programma a Parigi il 29 Novembre dovrà essere cancellata: la sicurezza in città è ancora a rischio.
Ma a Roma la Marcia Globale per il Clima organizzata dalla Coalizione italiana clima è confermata: l’appuntamento è per domenica 29 novembre con partenza alle ore 14 da Piazza Farnese per raggiungere via dei Fori Imperiali dove si terrà un concerto con la partecipazione di numerosi artisti e testimonial.
Dopo i fatti tragici di Parigi e il divieto del governo francese di organizzare le manifestazioni per il clima, la marcia di Roma si carica di ulteriore significato per sconfiggere la paura e costruire la pace. “Marceremo anche per tutti quelli che a Parigi non potranno più aderire a questa manifestazione globale” dicono gli organizzatori. Alla marcia romana del 29 novembre parteciperanno anche i movimenti pacifisti e le organizzazioni che lavorano con i migranti.
"È importante essere in tanti per far sentire la voce della società civile, perché i cambiamenti climatici ci riguardano tutti, da molto vicino, e sono un’emergenza con ripercussioni in tutti i campi: ambientale, sociale, economico e geopolitico. La questione climatica è, infatti, strettamente intrecciata con le migrazioni, le guerre e i drammatici eventi che scuotono il medio oriente, l’Europa e il mondo intero. È la partita della gestione delle risorse e rappresenta l’occasione per definire un nuovo scenario energetico e un nuovo modello di sviluppo che punti alla tutela del bene comune e delle risorse naturali".
Per fermare l’aumento della temperatura almeno entro 2 gradi centigradi, il tempo stringe. Gli impegni già sottoscritti dagli Stati in previsione del Summit di Parigi, purtroppo, non bastano. Servono oggi obiettivi e misure più ambiziosi. La partita che si gioca alla COP21 è quella del futuro del mondo: una questione che non può prescindere dalla partecipazione della società civile e dall’ascolto delle sue proposte. Per questo è fondamentale essere in tanti il 29 novembre, per chiedere con forza giustizia climatica, un nuovo scenario energetico che fermi le emissioni di gas serra e apra la strada a equilibri nuovi e sostenibili.
La Coalizione italiana clima - alla quale aderiscono oltre 150 soggetti tra sindacati dei lavoratori e organizzazioni nazionali e locali della società civile, degli agricoltori, di solidarietà internazionale e di difesa dei diritti umani, ambientaliste, confessionali, sindacali, movimenti sociali e enti locali - è nata per dare la parola ai cittadini in previsione della COP21.
Il giorno dopo la Marcia, inizierà a Parigi il più importante vertice sul clima del decennio. Secondo la Coalizione Clima è necessario fare in modo che la voce dei popoli del mondo sia sentita e ascoltata dentro quelle stanze. "I negoziati stanno andando nella direzione giusta ma Paesi come l’India e l’Arabia Saudita proveranno in ogni modo a bloccare l’accordo globale. Ci serve una mobilitazione di massa che chieda un mondo alimentato al 100% da energie pulite, per contrastare chi boicotta l’accordo e sostenere chi è a favore", scrive Avaaz, tra gli organizzatori della Marcia.