Forum QualEnergia, Galletti spara alto: "A Parigi vogliamo salvare il pianeta"
Al Forum QualEnergia a Roma, il ministro dell'ambiente dice: "Alla Cop21 chiederemo obiettivo di contenere surriscaldamento entro i 1,5 gradi e ridurre emissioni oltre 40%. Vogliamo salvare il pianeta"
25 November, 2015
"Obiettivo dell'Italia è contenere le emissioni entro i 2 gradi. Ma a Parigi porteremo anche la richiesta di fare riferimento nel documento al limite di 1,5 gradi: è questo l'obiettivo vero che salverebbe tutti - in particolare le piccole isole - dal cambiamento climatico. Tutte le azioni che abbiamo fatto fino ad adesso servono a mala pena ad arrivare a 2,7 gradi. A Parigi quindi si deve essere tutti più virtuosi". Così Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente, intervenendo a Roma nel corso del Forum QualEnergia e parlando degli interventi che andranno portati avanti durante e dopo la COP21 che si aprirà a Parigi il 30 novembre.
"L'impegno da prendere è quello di ridurre le emissioni almeno del 40% ma l'Italia è disponibile a ridurlo anche di più. A Parigi inizia un percorso che deve proseguire per sempre. Devono quindi esserci delle revisioni costanti in modo che sia tutto trasparente, misurabile e vincolante. Alcuni paesi - ha sottolineato Galletti - sono purtroppo molto restii ad avere dei vincoli. Per questo è importante pensare ad un protocollo che possa essere vincolante per tutti. Vogliamo quindi tornare da Parigi con un accordo che colga l'obiettivo di riuscire a fare in modo che tutti i paesi presentino politiche nazionali che permettano di raggiungere l'obiettivo di contenimento del surriscaldamento del pianeta entro i 2 gradi, vogliamo che sia vincolante e controllato periodicamente. A Parigi vogliamo salvare il pianeta".
"L'Italia - ha aggiunto Galletti - deve impegnarsi e lavorare sulle politiche energetiche soprattutto a livello istituzionale: le politiche energetiche dovrebbero essere guidate dal Ministero dell'Ambiente, come avviene già in Francia. Le discussioni che si terranno a Parigi dovranno servire a portare una revisione delle deleghe sull'energia. Abbiamo tecnologie che permettono di essere ambiziosi, per questo serve un progetto industriale Paese e una cabina di regia che guidi il processo".
"In Italia c'è una grande condivisone dell'obiettivo di riduzione delle emissioni sia da un punto di vista etico-morale che economico: oggi investire in ambiente non è più un vincolo come poteva essere anni fa ma una grande opportunità economica. Accanto a questo si aggiunge una sensibilità ambientale che prima non c'era: penso ad esempio ai comuni italiani che arrivano a livelli di raccolta differenziata sopra la media europea e all'Enciclica di Papa Francesco che ha richiamato tutti ai valori dell'ambiente".
Disincentivare le fossili e puntare sulle rinnovabili - ha aggiunto il Ministro a margine del suo intervento - è un percorso inarrestabile: basti pensare ai risultati che sta raggiungendo il nostro paese da quando ha cominciato a puntare in maniera determinante e a investire sulle rinnovabili: abbiamo raggiunto il 40% e certi giorni l'Italia si alimenta solo grazie alle energie rinnovabili.Esigenza di tutti i paesi del mondo è dunque combattere terrorismo e califfato anche dal punto di vista economico, relativamente all'approvvigionamento energetico".