Efficienza energetica, Colucci (Innovatec): "Necessario spingere e rafforzare la normativa"
"L'efficienza energetica è un tema sul quale il sistema Paese dovrebbe concentrarsi, avviando le realtà italiane a diventare smart grid". Così Pietro Colucci, Ad Innovatec, al Forum QualEnergia
26 November, 2015
“Quello dell’efficienza energetica è un tema sul quale tutto il sistema Paese dovrebbe concentrarsi, sia in termini di investimenti che di adeguamento della normativa. L’efficienza energetica ha senso infatti se si riesce a fare la misurazione, ma ad oggi in Italia i consumi non sono profilati, manca un indicatore”. È quanto ha sottolineato Pietro Colucci, AD Innovatec, nell’ambito del Forum QualEnergia, in svolgimento a Roma. “C’è ancora molto da fare: la normativa esiste, ma andrebbe spinta e rafforzata con un segnale di impegno forte da parte del governo che tranquillizzi le banche e gli investitori che sono rimasti scottati dalla gestione degli incentivi. Oggi il mercato langue - ha detto Colucci - con una prospettiva gigantesca: il basket dell’unione europea prevede infatti incentivi sulla ricerca e sull’execution. È in atto una nuova cultura trasversale: è nella sensibilità della gente che sente l’esigenza di convertire i propri consumi e sempre più si va verso un mondo in cui le smart grid cominciano ad essere una realtà, purtroppo non ancora italiana. Sta diventando di grande attualità l’off grid, ovvero lo sganciamento dalla rete, sempre più diffuso in quei paesi in cui è possibile produrre dove serve.
Cop 21 è senz’altro l’opportunità più significativa degli ultimi anni per il mondo della green economy e per il futuro del nostro sistema in relazione agli eventi climatici. Parigi - ha aggiunto l’AD di Innovatec - è stata preparata con estrema cura dalla Francia, che per tre anni ha investito sulle manifestazioni laterali, sulla presenza di altri Premier che potessero finalmente impegnare i rispettivi Paesi con maggiori responsabilità riguardo alle emissioni, come Cina e Stati Uniti. Purtroppo le vicende ultime del terrorismo aprono questo grande appuntamento sotto il peso dei sistemi di sicurezza e dell’attenzione dei media. Oggi - ha concluso Colucci - mi auguro che quello che sembrava essere un incontro risolutivo e che vedrà per la prima volta la presenza storica del Premier cinese, assente addirittura per la firma del protocollo di Kyoto vent’anni fa, saprà dare al mondo un’indicazione sugli impegni da assumere nei prossimi anni, per cercare di contrastare i cambiamenti climatici e ottenere l’obiettivo dei 2 gradi che sembra, purtroppo, lontanissimo”.