Per il clima salviamo i cartoni da inceneritori o discariche. Un'azione alla portata di tutti
"Anche differenziare per il riciclo comporta qualche emissione, è chiaro. Quelle dei trasporti e delle cartiere, ma molto meno di quelle dovute a coltivazioni e abbattimento degli alberi e dal bruciare cartoni nell'indifferenziato"
26 November, 2015
di Paolo Hutter
"Riciclando per il clima" è un'idea semplice, ripetibile, che può essere anche una proposta di azione pratica - quasi una ginnastica e una forma di minimo teatro di strada - per partecipare in qualche modo alla giornata di mobilitazione internazionale del 29 novembre.
Non ci riferiamo solo al dovere di fare la raccolta differenziata, cioè di "conferire" separatamente e adeguatamente i propri rifiuti. Ma alla piccola buona azione ulteriore ed esemplare di salvare i cartoni (e magari anche i giornali, se li si vede) dai cassonetti indifferenziati dove sono stati erroneamente posti o dalla strada. Le dimensioni del problema sono piuttosto notevoli. La stessa cosa si può dire naturalmente per imballaggi in vetro o in plastica distrattamente gettati nei cassonetti dell'indifferenziato. Ma secondo le stime disponibili ( quelle Ipla esempio) all'interno della massa di rifiuti che ancora oggi gli utenti conferiscono indifferenziati, carta e cartone fanno quasi la parte del leone. Dopo l'organico, beninteso, ma più degli altri imballaggi.
Quasi il 20% dei rifiuti indifferenziati è costituito da carta e cartone. La quota era in leggero calo per la parte carta, per la "dematerializzazione", ma la ripresa dei consumi ha tenuto alta la parte cartoni. Ecco vi rendete conto, se anche fosse solo il 15%, cosa significa che il 15% dei rifiuti indifferenziati sono in realtà carta e cartone perfettamente riciclabili? Per esempio, in una città come Torino sarebbero 36 mila tonnellate all'anno ovvero 98 tonnellate al giorno di carta o cartone che vanno a bruciare all'inceneritore, mentre protrebbero andare al macero per il riciclo.
La più plateale ed eclatante di questa forma di spreco è quella costituita dalla bella scatola di cartone che troneggia sui sacchetti dell'indifferenziato, nei bidoni destinati all'indifferenziato.. Salvarla è importante intanto ai fini dei conti pubblici, perché smaltirli in un inceneritore o in una discarica può costare fino a 100 euro la tonnellata o più, mentre a venderle per riciclarle si ricavano dei soldi. Oggi in un questa prima azione multicittadina congiunta che Eco dalle Città propone, sottolineiamo l'altro aspetto, quello del clima. Anche differenziare per il riciclo comporta qualche emissione, è chiaro. Quelle dei trasporti e delle cartiere, ma molto meno di quelle comportate da tutte la coltivazioni e l'abbattimento degli alberi e dal bruciare cartoni nell'indifferenziato. In ogni caso salvare i cartoni è un gesto concreto in direzione della economia circolare.
(La proposta è quella di sollevare da terra o dai bidoni dell'indifferenziato i cartoni destinati a una brutta fine.E di portarli in un contenitore differenziato per la carta. Fatto sistematicamente per un'ora o due, è anche una attività sportiva...)
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