Marcia per il clima, in 20.000 a Roma per chiedere un futuro 100% rinnovabile
La marcia per il clima a Roma è stata un successo con 20.000 persone che hanno marciato per dire no a trivelle e fonti fossili e chiedere impegni concreti ai capi di stato riuniti a Parigi
29 November, 2015
20.000 persone per dire “No alle fonti fossili. Sì alle rinnovabili”. Ce lo avevano scritto sulle magliette verdi, gialle, rosse, bianche. Ce lo avevano scritto sui volti che hanno sfilato, sorridenti, da Piazza Campo de’ Fiori a Via dei Fori Imperiali a Roma dove si è svolto un concerto con grandi artisti. Una marcia breve, appena 2 km, ma con un messaggio forte che si è unito a quello di altri 175 paesi che in quelle stesse ore hanno organizzato eventi a sostegno di un accordo vincolante che acceleri la transizione energetica verso le rinnovabili e scongiuri così una catastrofe climatica.
L’evento di Roma, organizzato dalla Coalizione Clima, ha visto unite oltre 150 sigle sotto un’unica bandiera, quella della lotta ai cambiamenti climatici. Tutti uniti per un mondo che è nostro compito proteggere, non solo dalla catastrofe climatica ma anche dalle guerre e dal terrorismo: questo il senso dell’enorme pallone di Avaaz che ha sovrastato le teste dei partecipanti accompagnandoli durante la marcia.
Si apre infatti in queste ore a Parigi la Conferenza sul Clima che riunisce 150 capi di Stato e di governo: la COP21di Parigi sarà una delle conferenze diplomatiche più grandi mai organizzate.
“I leader riuniti a Parigi non possono ignorare centinaia di migliaia di persone scese in strada in tutto il mondo per dire basta a petrolio, carbone e gas e chiedere un futuro 100% rinnovabile”, ha detto Luca Iacoboni, responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. «La società civile si è mobilitata per spingere i governi a siglare un accordo ambizioso e vincolante che metta fine all’era dei combustibili fossili. Vedremo se la politica finalmente ascolterà i cittadini o continuerà a fare gli interessi delle lobby dei combustibili fossili».
Un mondo decarbonizzato può rappresentare una nuova opportunità, sostiene il WWF: “Siamo fieri che Roma, insieme ad altre città grandi e piccole in tutta Italia, si connetta a tanti altri cittadini del mondo. Il cambiamento climatico è un rischio di fronte al quale l’umanità intera deve agire collaborando, insieme”, ha detto la presidentessa Donatella Bianchi. “Ci auguriamo che questo spirito nuovo nasca e cresca nella COP21, ma certo senza la volontà e la leadership di ciascuno di noi gli egoismi, gli interessi di parte e di corto respiro rischiano di avere di nuovo il sopravvento”.
Nel vertice delle Nazioni Unite a Parigi (30 novembre/11 dicembre), Magliette si dovrà definire il nuovo accordo internazionale sul clima. “I governi dovranno assumere impegni significativi per ridurre le emissioni di gas serra, attivare aiuti per le comunità e i territori maggiormente colpiti dall'effetto devastante dei mutamenti climatici, e, non ultimo, definire strategie e investimenti per uno sviluppo senza fonti fossili”, ribadisce Legambiente. “Ci stiamo avventurando verso un surriscaldamento del Pianeta di 4°C con scenari apocalittici se non interverremo rapidamente. Milioni di persone nel mondo stanno pagando le conseguenze di un sistema economico, di produzione, di consumi insostenilbile e ingiusto che va radicalmente cambiato, per salvare il clima del Pianeta, per restituire dignità e speranza alle persone”.
Alla marcia ha preso parte anche Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati: “Il valore della COP21 va ben oltre la questione del clima, si tratta di un summit che ha come obiettivo quello di garantire la pace e la convivenza civile perché se non si arresta questa corsa catastrofica vi saranno sempre più spostamenti forzati di popolazioni, tensioni, conflitti e destabilizzazioni in diverse aree del mondo”.
La marcia per il clima di Roma infatti ha voluto anche mandare un messaggio di pace e speranza. A marciare c’erano - virtualmente - anche i parigini, cui è stata vietata la marcia per problemi di ordine pubblico e sicurezza, e tutte le altre persone che pur non potendo partecipare hanno lasciato il loro nome sulla piattaforma march4me.org: in questo modo, coloro che hanno marciato hanno potuto offrirsi di marciare anche a nome di una persona che, in qualsiasi parte del mondo, non ha potuto farlo. Un’idea che ha mostrato in maniera ancora più forte il senso della manifestazione: siamo tutti connessi, tutti condividiamo la stessa terra, tutti abbiamo il compito di proteggerla.
Un successo, quello della marcia per il clima di Roma e degli altri eventi organizzati in Italia e nel resto del mondo, che non può lasciare indifferente: dimostra come i cambiamenti climatici siano diventati un tema importante per tutti.
La gallery fotografica della Marcia per il Clima di Roma è sulla pagina Facebook di Eco dalle Città