Raee: anche a Natale pensa all'ambiente!
Che cosa fare dei prodotti elettrici ed elettronici a fine vita? Se ricevi un prodotto tecnologico, ricordati di riciclare l'apparecchio a fine vita che hai sostituito
15 December, 2015
Anche per questo Natale i regali tecnologici sono tra i più gettonati. Molti consumatori troveranno sotto l’albero smartphone, tablet, smartwatch, tv, computer, piccoli elettrodomestici per la cucina o, ancora, console e giocattoli elettronici per i più piccoli.
Che cosa fare invece dei prodotti elettrici ed elettronici a fine vita?
ReMedia – fra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori esausti – ricorda di seguire tre semplici passi per salvaguardare l’ambiente anche nel periodo delle feste, quando il ricambio di tecnologia diventa ancora più alto rispetto al resto dell’anno.
Riconoscere gli apparecchi elettrici ed elettronici non più utilizzabili: i prodotti che si alimentano con corrente elettrica, attaccandoli alla presa di casa o con le pile, sono apparecchi elettrici ed elettronici. Quando non più riutilizzabili, diventano rifiuti e, se riportano il simbolo del bidoncino barrato, devono essere raccolti in modo differenziato per consentirne il corretto riciclo.
Metterli da parte in un’area asciutta e sicura: è importante non buttarli nella raccolta indifferenziata o dimenticarli nei cassetti.
Portarli all’isola ecologica o usufruire del servizio 1 contro 0: per smaltire i RAEE correttamente, è necessario recarsi a un’isola ecologica. Se l’apparecchio è di piccolissime dimensioni (sotto i 25 cm) si può portare in un punto vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche con superficie commerciale superiore ai 400mq. La consegna è gratuita e senza obbligo di acquisto.
I RAEE in questo modo verranno trasportati in un impianto di riciclo dove sono successivamente triturati e divisi per ottenere materie prime seconde – tra cui plastica, vetro, ferro e alluminio – da reintrodurre nel ciclo produttivo.
Il corretto processo di trattamento consente di preservare l’ambiente e la salute, riducendo le emissioni di CO2, risparmiando energia e combattendo il traffico illegale di apparecchi elettronici verso i paesi in via di sviluppo.
Le
oltre 41.000 tonnellate di rifiuti tecnologici avviati a un corretto
riciclo da Remedia lo scorso anno, hanno consentito di evitare
l’emissione di 39,3 mila tonnellate di CO2
equivalente, l’estrazione di quasi 80 mila tonnellate di risorse
minerali e fossili, il consumo e l’inquinamento d’acqua per un
totale di 705 mila m3 e
il consumo
di
una superficie di suolo pari a 382 ettari di territorio. Nel 2014,
inoltre, Remedia ha contribuito a ridurre i costi di importazione di
materie prime per un valore complessivamente stimato in circa 21
milioni di euro.