Targhe alterne, Alfonsi: "Roma ha bisogno di provvedimenti duraturi"
Prosegue emergenza PM10 a Roma e il provvedimento della targhe alterne viene criticato dai commercianti. Per Sabrina Alfonsi servono provvedimenti stabili e duraturi
21 December, 2015
L’emergenza PM10 sta mettendo in seria difficoltà tutte le grandi città della penisola e tra queste anche la Capitale che è stretta nella morsa dello smog. Qui l’unica contromisura che si sta mettendo in campo è quelle delle targhe alterne che seppur limitando le emissioni non riesce ad abbattere seriamente un inquinamento che solo una seria pioggia potrebbe eliminare.
Mentre gli sforamenti della centralina di Cinecittà sono oggi, 22 dicembre, ben 56 e non accennano a volersi la fermare, la questione delle targhe alterne sta determinando una nuvola di proteste specialmente tra i commercianti che si ritengono danneggiati dal provvedimento "Sulle targhe alterne bisogna essere seri. Il problema c'è, c'è una cappa su Roma e la salute è una priorità, poi c'è una metodologia di lavoro. - ha dichiarato il presidente di Confcommercio Roma, Rosario Cerra - Serve chiedere al commissario Tronca una collaborazione per trovare una soluzione congiunta, serve iniziare un percorso di collaborazione e ragionamento anche sui flussi e questo lo stiamo già mettendo in pratica anche con l'assessorato alle Attività produttive".
Sulla questione è intervenuta anche Sabrina Alfonsi, presidenti del Municipio I durante la presentazione dell'indagine condotta sulle imprese del commercio di Roma nell'anno giubilare "Roma ha bisogno di provvedimenti stabili e duraturi nel tempo. - ha dichiarato Alfonsi - O interveniamo in maniera determinata sulla mobilità oppure non riusciamo a dare risposte a cittadini e alle imprese. Il provvedimento delle targhe alterne è chiaramente emergenziale ma l'inquinamento ha bisogno di regole credibili".
Secondo il presidente è quindi la mobilità nel complesso che va rivista ed è certo quindi che alla capitale, per combattere l'inquinamento odierno e dei prossimi anni, serviranno maggiori infrastrutture che incentivino la mobilità sostenibile (come le piste ciclabili) o un potenziamento del servizio pubblico ed in particolare dei veicoli elettrici.
Secondo il presidente è quindi la mobilità nel complesso che va rivista ed è certo quindi che alla capitale, per combattere l'inquinamento odierno e dei prossimi anni, serviranno maggiori infrastrutture che incentivino la mobilità sostenibile (come le piste ciclabili) o un potenziamento del servizio pubblico ed in particolare dei veicoli elettrici.