Più sostenibili le stoviglie monouso in plastica o quelle compostabili? La nuova campagna Pro.Mo dopo la sentenza del Giurì
Dopo la pronuncia del Giurì di Autodisciplina Pubblicitaria che bocciava come ingannevole la campagna "I soliti sospetti", PRO-MO esce con una nuova pubblicità sulle stoviglie monouso in plastica. Che questa volta evidenzia l'intero "ciclo di vita del prodotto"
23 December, 2015
Riparte la campagna di Pro.mo (Gruppo dei Produttori di Stoviglie Monouso in Plastica) che meglio preciserebbe i termini della comparazione fra le stoviglie monouso in plastica tradizione e le stoviglie compostabili, dopo la pronuncia di ingannevolezza sulla prima campagna, emessa dal Giurì di Autodisciplina lo scorso 4 dicembre.
Nella nuova campagna (vedi foto) la ricerca di Life Cycle Assessment (LCA) commissionata da Pro.mo prende ora in considerazione l’impatto ambientale di vari tipi di stoviglie monouso rappresentativi della plastica tradizionale e delle compostabili (polipropilene e polistirene da un lato vs acido polilattico e polpa di cellulosa dall’altro) lungo l’intero ciclo di vita e non soltanto nella fase finale di smaltimento, quando il prodotto diventa rifiuto.
Ecco l’intervista rilasciata in merito dal Presidente di Pro.mo, Marco Omboni, a Polimerica.
Non è azzardato riproporre, seppur modificata, la campagna giudicata "ingannevole" dal Giurì dello IAP, Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria?
Crediamo che riproporre la comunicazione che, a nostro parere, accoglie ora le indicazioni del Giurì di autodisciplina pubblicitaria, sia quasi un atto dovuto, anche nei confronti del lettore che, se interessato, avrà modo di cogliere gli aspetti sostanziali del nuovo messaggio (con particolare riguardo all'importanza di valutare l’impatto ambientale sull’intero ciclo di vita del prodotto e alla specificazione dei materiali oggetto di comparazione). Da parte nostra non c’è alcun intento provocatorio nel realizzare questa campagna, come non c’era nella precedente: semplicemente, siamo convinti che la ricerca e i suoi risultati costituiscano un elemento di informazione troppo importante per non meritare anche questo tipo di visibilità.
Ritiene quindi lo studio pienamente valido nella metodologia e nelle sue conclusioni?
Sì, naturalmente riteniamo lo studio pienamente valido nella metodologia e nelle conclusioni, e ci sembra che questo non sia stato messo in discussione dalle valutazioni del Giurì. Cercando il lato positivo in ogni cosa, crediamo che anche la vicenda del ricorso contro la nostra comunicazione evidenzi come uno studio LCA, tantopiù se comparativo, sia uno strumento molto potente, e fonte inesauribile di approfondimenti e di spunti di miglioramento per i prodotti coinvolti, tutti: questo è il modo con cui noi di Pro.Mo, nel nostro piccolo, cerchiamo di vedere la cosa.
Avete in programma altre iniziative per promuovere le stoviglie monouso in plastica?
Crediamo che questa, come le altre nostre iniziative, non rientri nella categoria “promozione” nel senso commerciale del termine: come diciamo sempre, per noi è importante che l’utilizzo del nostro prodotto cresca in qualità piuttosto che in quantità, ovvero senza sprechi e con l’avvio al miglior fine vita possibile. In modo che i nostri prodotti possano dimostrare il loro “lato buono”, troppe volte negletto, finendo per ... promuoversi da soli.
Vorrei aggiungere una cosa ancora, a chiarire la nostra posizione e i nostri intenti: già oggi in Pro.Mo vi sono aziende che commercializzano e ancor più producono stoviglie in materiale compostabile, ponendosi – per questo tipo di prodotti- fra i principali utilizzatori europei di bioplastica: ben venga quindi la crescita della sostenibilità (funzionale, economica, ambientale) delle bioplastiche, ben venga la crescita della ricerca e dello sviluppo di questi materiali. E anche, sì, ben venga la crescita della diffusione delle bioplastiche: ma che questo avvenga nel rispetto di dati ed informazioni oggettive e attraverso scelte del consumatore libere e il più possibile consapevoli, e non con il condizionamento di divieti o limitazioni che, alla luce dello stato attuale delle conoscenze -di cui questo studio LCA è parte di rilievo- non avrebbero giustificazione alcuna. Ci sembra una posizione onesta, costruttiva ed aperta.
Leggi anche:
L'impatto ambientale delle monouso in plastica inferiore a quello delle compostabili? Ingannevole