Regione Piemonte, approvato odg sulla qualità dell'aria
Il documento chiede un nuovo piano che assuma alcuni impegni tra cui limitare circolazione dei veicoli a maggior impatto, estendere zone a traffico limitato, efficientamento dei mezzi pubblici, zone 30 in aree residenziali, più verde urbano
29 December, 2015
È stato approvato oggi dal Consiglio Regionale del Piemonte l’ordine del giorno, presentato dal Capogruppo di SEL Marco Grimaldi e firmato da molti consiglieri di maggioranza, sulla tutela del clima e della qualità dell’aria.
A quasi un mese dalla Conferenza sul clima Cop21, l’odg presentato chiede alla Regione di concretizzare gli obiettivi condivisi sottoscrivendo il protocollo Under 2 Mou, con cui ha assunto l’impegno di ridurre entro il 2050 almeno dell’80% le emissioni di gas serra rispetto al 1990. Come ci ricorda l’Agenzia Europea per l’Ambiente, “molti gas che provocano cambiamenti climatici sono anche inquinanti atmosferici comuni che hanno impatti sulla nostra salute e l’ambiente. Per molti aspetti, migliorando la qualità dell’aria si intensificano anche gli sforzi volti a mitigare i cambiamenti climatici e viceversa”.
Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), nel 2012 l’Italia ha segnato il record europeo di morti premature causate dall’inquinamento dell’aria. 84.400 persone morte in un anno su un totale di 491mila in Europa. Le micro polveri sottili (Pm 2.5), prodotte dalle automobili e dagli impianti di riscaldamento, il biossido di azoto (NO2) e l’ozono che si forma nell’atmosfera (O3) sono responsabili rispettivamente di 59.500, 21.600 e 3.300 morti all’anno.
La zona maggiormente colpita è, come sempre, la pianura padana. Ad attestarlo questa volta è la Nasa che, dopo 10 anni di rilevamenti e analisi, ha fotografato le zone più a rischio del pianeta stilando la classifica e facendo una mappa delle zone più inquinate del mondo. Da più di trenta giorni solo a Torino i valori del PM10 sono stati superati costantemente, con una media di 89,2 microgrammi al metrocubo.
Il documento chiede un nuovo piano sulla qualità dell’aria e sulla mobilità sostenibile che assuma alcuni impegni precisi: limitare la circolazione dei veicoli a maggior impatto ambientale (diesel più inquinanti) ed estendere le zone a traffico limitato; proseguire l’efficientamento e il cambio delle flotte dei mezzi di trasporto pubblico locale; promuovere la diffusione capillare di zone 30 nelle aree residenziali, la moderazione del traffico come strumento di lotta all’inquinamento e i veicoli a basso impatto ambientale, mantenendo forme di esenzione e riduzione del bollo per veicoli immatricolati a metano/GPL; incentivare la creazione di borghi sostenibili in prossimità di tutte le scuole; migliorare e ampliare il verde urbano; mantenere le risorse economiche da destinare al trasporto pubblico urbano ed extraurbano.
“Sono contento che il Consiglio si sia impegnato a presentare al più presto il nuovo Piano Regionale di Risanamento della qualità dell’aria, la cui ultima versione risale a 14 anni fa – dichiara Grimaldi. – “Come ribadito da Legambiente, la pesante situazione d’inquinamento di questi giorni è la diretta conseguenza di politiche antismog comunque insufficienti. La qualità dell’aria non attende le lungaggini della politica. Se non ci battiamo per dei cambiamenti coraggiosi, dopo le vittoriose candidature a patrimonio dell’Unesco, saremo costretti a candidare l’intero territorio regionale come patrimonio mondiale dello smog”.
Il documento votato dall’aula finisce con un invito al Governo, che l’assessore Valmaggia farà suo nella riunione convocata dal Ministro Dell’Ambiente: “definire, a seguito d’intesa in sede di conferenza unificata Stato – Comuni – Regioni, una norma che preveda il rilievo e l’analisi delle emissioni in aree geografiche omogenee e l’istituzione di una cabina di regia che valuti, a seguito dei primi giorni consecutivi di superamento dei limiti medi giornalieri della presenza in aria delle sostanze inquinanti, misure che progressivamente limitino il maggior numero di emissioni inquinanti, a partire dal traffico veicolare privato”.
(foto thesan.com)