“Una tassa per i bus gratis”. La proposta anti-smog del Pd
La maggioranza chiede una terapia “choc” per la mobilità sostenibile – da La Stampa del 15 gennaio 2016
15 January, 2016
di Letizia Tortello
Una tassa di scopo, per avere i bus gratis in alcune fasce orarie
del giorno. È la proposta del Pd, che la prossima settimana
presenterà alla Giunta un pacchetto di soluzioni strutturali per
tentare di risolvere, quantomeno «domare», il problema dello smog.
La sperimentazione del biglietto unico a 1,50 euro per
viaggiare sui mezzi pubblici, che è rimasta in vigore per 9 giorni,
dal 26 dicembre al 3 gennaio, è andata bene, con un aumento del 20%
dei passeggeri, ma il conto alla fine risulta salato. E per fortuna
lo pagherà il governo. I nove giorni sono costati a Gtt 359 mila
euro di mancato incasso. Soldi che l’azienda dei trasporti chiederà
indietro al Comune, il quale proprio l’altro ieri s’è attivato
per avere la garanzia della copertura promessa dal ministro Galletti,
e l’ha ottenuta.
Una cosa è certa: il ticket anti-smog è
stato più un incentivo a prendere i mezzi pubblici, di quanto sia
stato efficace per ripulire l’aria. Quindi, non verrà replicato.
«Quando io e il sindaco abbiamo parlato di biglietto unico - spiega
l’assessore all’Ambiente Lavolta - non intendevamo estendere il
biglietto giornaliero a tutto l’anno, perché è insostenibile.
Vogliamo ragionare su tariffe unitarie tra Torino e la cintura». Gtt
vende in un anno 18 milioni di biglietti singoli, per un incasso di
27 milioni, e 1,2 milioni di carnet (incasso 17 milioni). I biglietti
rappresentano il 35% delle entrate dell’azienda. Far pagare 1 euro
e 50 tutto il giorno sarebbe come fare debiti per milioni l’anno.
Le perdite sarebbero circa «60 mila euro al giorno nei feriali, 25
mila euro nei festivi», spiega ancora Gtt.
L’aria è
tornata più pulita, ma è merito del vento. Gli assessori si dicono
comunque soddisfatti dei provvedimenti presi, tanto che il tavolo con
gli altri comuni annunciato dal sindaco Fassino due settimane fa non
è ancora stato convocato. Il Consiglio comunale, invece, non si dà
per vinto e lancia proposte per convincere i torinesi a prendere il
bus.
«Alcuni mezzi pubblici potrebbero essere resi
parzialmente gratuiti - spiega Mimmo Carretta, presidente della
Commissione Viabilità -, utilizzando una tassa di scopo,
sull’esempio di altre realtà come Sidney, Melbourne o Seattle,
dove è possibile viaggiare gratis in alcuni momenti, per spostarsi
in centro città o raggiungere siti turistici o culturali». Un’idea
che il Pd vuole presentare in un documento condiviso da tutta la
maggioranza, la prossima settimana, per incentivare la mobilità
sostenibile. L’assessore Lavolta è tiepido: «Tutte proposte
buone, bisogna valutarne la sostenibilità economica. Dobbiamo
continuare a lavorare sulle zone 30».
Introdurre una
nuova tassa non è semplice ed è impopolare. Per quanto è vero che
un pullman inquina 15 volte meno di un’auto. Carretta insiste:
«Potremmo offrire la gratuità sulle linee forti, tipo il 4, e
quelle che arrivano in centro». Anche per il collega Pd Muzzarelli
«il biglietto unico è solo un palliativo, disincentiviamo l’uso
del mezzo privato». In verità, dalle analisi di 5T, viene fuori che
il giorno successivo ai nove di ticket agevolato, il traffico è
diminuito. Solo del 4%, ma è diminuito. Nei primi giorni dell’anno,
un’altra sorpresa: «Abbiamo avuto l'8% di veicoli in meno in
circolazione rispetto al 2015». Per contro, i passeggeri di bus e
metro sono aumentati del 3% nel 2015. E se il vice capogruppo Pd
Viale propone di bloccare gli Euro 3 Diesel, ma il partito è
tiepido, dalla minoranza il grillino Bertola chiede tariffe più
flessibili, con biglietti orari e ticket per famiglie.