#Bastamortinstrada, a Torino il presidio di Bike Pride per chiedere maggiore sicurezza sulle strade
In ventiquattrore a Torino sono morti due ciclisti in altrettanti incidenti stradali. "L'Amministrazione preferisce sacrificare la vita dei suoi cittadini per paura di mettere a repentaglio il proprio consenso elettorale"
25 January, 2016
Mercoledì 27 gennaio, alle ore 13, Bike Pride Fiab Torino organizza “un presidio di fronte a Palazzo Civico (piazza Palazzo di Città, 1) per ricordare all'Amministrazione i suoi doveri e le sue promesse. Nelle ultime 24 ore, due ciclisti sono stati uccisi a Torino. #bastamortinstrada è l'hashtag che si leva per difendere il diritto a vivere lo spazio pubblico, le strade, in sicurezza e in libertà. Dovrà essere la bandiera di chiunque vorrà candidarsi a guidare la Città. E Bike Pride Fiab Torino, insieme ad altre associazioni e attivisti, lo ripeterà finché non si vedranno interventi concreti e tempestivi.”
In concomitanza con il presidio, alle ore 12:30 nella sala dell''Orologio nel Palazzo di Città, le commissioni VI (Ecologia e Ambiente, Verde Pubblico) e II (Urbanistica, Edilizia Privata, Viabilità e Trasporti, Arredo Urbano, Lavori Pubblici, Edilizia Pubblica, Servizi Tecnologici) discuteranno, come unico punto all'ordine del giorno, gli sviluppi e gli aggiornamenti sul Bici Plan della città di Torino.
"Il Biciplan è fermo, le pedonalizzazioni e le zone 30 sono rimaste solo promesse non mantenute. Ma la morte non aspetta. Muoversi in bicicletta o a piedi a Torino significa rischiare la vita ogni giorno, nella totale indifferenza delle istituzioni" dice Bike Pride.
"Ci sono stati gravissimi errori del passato che hanno trasformato le strade di questa città in un luogo inospitale per le persone" - dichiara Giuseppe Piras, presidente dell'associazione - "E gli stessi errori vengono perpetrati nei nuovi progetti. Il solo obiettivo nella pianificazione di Torino è -da sempre- fluidificare il traffico privato e aumentare la velocità delle auto, anche a costo di avere qualche “effetto collaterale”, ma questi “effetti collaterali” hanno un nome e un cognome, sono uomini, padri, fratelli, figli e amici, come Paolo Lorenzati e Dai Shen Shu."
"L'Amministrazione della Città preferisce sacrificare la vita dei suoi cittadini per paura di mettere a repentaglio il proprio consenso elettorale. Si sceglie di salvaguardare qualche parcheggio, invece che ridurre la velocità e dare spazio alle persone, alle donne, agli uomini, ai bambini e alle famiglie.
I cittadini sono stanchi di passerelle e promesse. Vogliono vedere il cambiamento promesso, costante e quotidiano. Invece ciò che si ha ora è uno spazio pubblico, la strada, che è solo un luogo di tragedie e di paura. Ma vivere lo spazio pubblico senza paura di morire è un diritto, il più importante dei diritti che le istituzioni e la politica tutta dovrebbero difendere, senza se e senza ma.
Non interessano più le inutili discussioni sui meriti di ciascun incidente. Dopo sono chiacchiere inutili, serve prevenzione. L'associazione Bike Pride Fiab Torino chiede progetti che mettano la persona e la sua sicurezza al centro, prima di tutto il resto. Servono subito investimenti, con strategie veloci ed efficaci.
Non intervenire ora, rimanere in silenzio, è essere conniventi e co-responsabili delle tragedie a cui – ancora una volta – abbiamo assistito in questi ultimi due giorni.
#bastamortinstrada è l'hashtag che si leva per difendere il diritto a vivere lo spazio pubblico, le strade, in sicurezza e in libertà. Dovrà essere la bandiera di chiunque vorrà candidarsi a guidare la Città. E Bike Pride lo ripeterà finché non si vedranno interventi concreti e tempestivi.
Mercoledì 27 gennaio, alle ore 13, si terrà un presidio di fronte a Palazzo Civico (Piazza Palazzo di Città, 1) per ricordare all'Amministrazione i suoi doveri e le sue promesse.
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