Da Tallin a Sydney e Chengdu. Mezzi pubblici gratis, i precedenti
Capofila l’Estonia, nel 2013. I risultati: più passeggeri, meno traffico privato e incidenti, ma non esiste un sistema unico. Roma e Bologna, negli anni Settanta, fallirono - da CORRIERE.IT del 27.01.2016
27 January, 2016
di Pierpaolo Lio
I primi tentativi di far viaggiare i cittadini gratis sui mezzi pubblici non furono proprio un successo. Negli anni Settanta ci provarono Roma e Bologna. Seppure con modalità diverse. E sempre in quegli anni sperimentazioni analoghe partirono in alcune cittadine americane. Dopo quasi un decennio di oblio, l’idea riprese forza a fine anni Ottanta, per svilupparsi ulteriormente dagli anni Novanta in poi. Quando, con la diffusione della coscienza ambientalista, si iniziò a poter viaggiare senza biglietto in città — per lo più di piccole e medie dimensioni — degli Stati Uniti, Francia, Belgio, Nord Europa, così come in Oriente e in Sud America.
In tempi recenti, la data simbolo è il 2013. Tre anni fa, infatti, dopo un referendum popolare, l’estone Tallin è diventata la prima capitale al mondo a garantire a tutti i residenti la possibilità di muoversi sulla rete di trasporto pubblica senza pagare. Con risultati incoraggianti. Dopo sei mesi il numero di passeggeri era già aumentato del 12,6 per cento, mentre l’uso dell’auto era calato del 9 per cento e la riduzione del traffico, in un solo anno, era stato del 15 per cento. È dopo Tallin che il movimento per il «fare free public transport» ha ripreso vigore. Da un punto di vista politico-ideale questa battaglia, in Italia, nasce in ambienti «rosso-verdi» per essere poi ripresa, pochi anni fa, dal Movimento 5 Stelle. Ad oggi, le esperienze italiane sono concentrate nella lombarda Livigno, mentre la Regione Campania ha da poco deciso la gratuità per gli studenti under 26.
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