Sacchetti di plastica presto vietati anche in Tunisia
Dopo il Marocco, anche la Tunisia intende proibire l’utilizzo e il commercio delle borse non biodegradabili
01 February, 2016
Il Marocco è stato il primo paese magrebino e uno dei pochi al mondo ad avere proibito la fabbricazione, l’importazione, la commercializzazione e l’utilizzo dei sacchi di plastica. Lo scorso 25 novembre il Parlamento marocchino ha approvato un progetto di legge che proibisce di fabbricare borse di plastica, di importarle, commercializzale o di farne uso.
Adesso anche la Tunisia vuole restare al passo. Il ministero dell’Ambiente ha allo studio un decreto che concerne il divieto di esportare, distribuire e fabbricare le borse di plastica non biodegradabili. Il provvedimento dovrà passare al vaglio del Governo e poi del Parlamento. Il divieto dovrà essere “graduale” ed è destinato a entrare in vigore il prossimo marzo. Inizialmente riguarderà soltanto i sacchi di plastica distribuiti gratuitamente nei supermercati.
In Algeria già nel 2013 il ministro del Territorio e dell’Ambiente aveva annunciato di volere sradicare i sacchi di plastica, iniziando a proibire la loro produzione. Nel gennaio 2015 il ministro Dalila Boudjemaa aveva annunciato che le borse di plastica sarebbero presto state rimpiazzate dai sacchi biodegradabili, acquistabili a pagamento.
Fonte: Al Huffington Post - Traduzione: Laura Tajoli
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