Cittadini per l'Aria sugli incentivi chiesti al Governo: cambiare tipo di mobilità, non di auto
Sull'ancora rinviato divieto euro3 diesel in Lombardia e la nuova richiesta della Regione di fondi al Governo per gli interventi antismog, abbiamo chiesto un parere ad Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l'Aria
Nonostante le dichiarazioni di un mese fa, fatte durante l'emergenza smog tra dicembre e gennaio, che fosse imminente l'approvazione in Giunta dell’inclusione degli euro3 diesel (senza filtro) tra i veicoli inibiti al traffico in Lombardia, la delibera non è stata ancora presentata e Regione Lombardia torna a chiedere soldi e interventi al Governo, sul problema dell'inquinamento atmosferico.
Abbiamo chiesto un parere in merito ad Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l'Aria:
Penso che se la richiesta d’intervento al Governo per avere fondi è rivolta ad ottenere incentivi per cambiare tipo di auto, proprio non ci siamo. Le auto Euro 6, anche quelle di casa nostra, emettono NOx fino a oltre 20 volte il limite in vigore. Quindi, spingere un cambio di auto oggi sarebbe uno straordinario autogol.
In che direzione devono essere gli incentivi?
Gli unici incentivi che possono avere un senso sono quelli per sostituire i mezzi commerciali euro3 diesel, quelli più diffusi come tipologia di motore e che sarebbero più coinvolti dall’estensione del divieto: incentivi per comprare veicoli assai meno inquinanti, minimo euro 6, possibilmente non diesel e meglio ancora elettrici. O per incrementare l’uso dei mezzi pubblici abbandonando l’auto o ancora favorire l’uso della bici come mezzo di trasporto casa lavoro o la sostituzione dei ciclomotori con quelli elettrici. Ma queste misure presuppongono non solo soldi, ma volontà politica di andare nella direzione giusta. La direzione dev’essere cambiare tipo di mobilità, non di auto.