Galletti: “Per ridurre il ricorso alla discarica abbiamo ancora bisogno di 8 termovalorizzatori”
Il Ministro dell'Ambiente torna a parlare di circular economy e rifiuti durante la presentazione del Rapporto “Il riciclo del vetro e i nuovi obiettivi europei per la circular economy” di Assovetro
23 February, 2016
“L'economia circolare è una scelta strategica che l'Italia ha compiuto per uno sviluppo che sia sostenibile e, in prospettiva, a rifiuti zero e de-carbonizzato. Tale scelta è diventata una sfida globale dopo l'intesa mondiale sul clima siglata a Parigi nel dicembre scorso. In quest’ambito il settore del vetro, riciclabile al 100%, è certamente una avanguardia virtuosa per le alte performance di recupero e riuso di materia”. Lo ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti alla presentazione del rapporto "Il riciclo del vetro e i nuovi obiettivi europei per la circular economy", realizzato per Assovetro dalla Fondazione sviluppo sostenibile.
“Possiamo vincere la sfida lanciata dall'Unione Europea sull'economia circolare solo facendo sistema, con un'azione comune tra produttori, istituzioni e consumatori– ha aggiunto il Ministro - Le regole ci sono e sono valide per tutta Italia. Eppure, ancora il 40% dei rifiuti finisce in discarica. Una situazione alla quale dobbiamo porre rimedio in fretta".
"Per rientrare nella media Ue e raggiungere in ogni regione la quota del 65% di raccolta differenziata entro il 2030 dobbiamo costruire una rete nazionale di smaltimento rifiuti – ha spiegato Galletti - e per ridurre il ricorso alla discarica abbiamo ancora bisogno di 8 termovalorizzatori". Una decisione già avvallata dalla conferenza Conferenza Stato Regioni del 4 febbraio (con il voto contrario di Campania e Lombardia), e prevista dall'art. 35 dello Sblocca Italia, che di fatto va a modificare il principio dell'autosufficienza che vincolava i piani regionali sui rifiuti.
Galletti ha poi affrontato il tema dei consorzi dei rifiuti: "Credo che il sistema abbia funzionato bene ma esiste un problema: la mancanza di concorrenza. Davanti ad un monopolio ci deve essere un controllo pubblico molto più forte e trasparente. Dobbiamo ragionare insieme – ha concluso - per rendere il sistema più competitivo, con regole più certe e precise".
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