Genova, siglato accordo per avviare primo progetto nazionale di raccolta differenziata in un'area portuale
Con la sigla del Protocollo di Intesa, a cura dell’Autorità Portuale di Genova, di Ge.Am. spa e di CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), si gettano le basi per il primo progetto nazionale di differenziazione dei rifiuti all’interno di un’area portuale
04 March, 2016
È stato siglato oggi 4 marzo 2016 dall’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Commissario dell’Autorità Portuale di Genova, dall’Amministratore Unico della società Ge.Am. Spa Marco Castagna e dal Direttore Generale di Conai Walter Facciotto, il Protocollo di Intesa per lo studio e l’implementazione di un servizio di raccolta differenziata all’interno dell’area portuale. L’obiettivo è arrivare alla separazione e all’avvio a riciclo di oltre il 60% delle 4.000 tonnellate di rifiuti prodotti all’interno dell’area.
Con la firma del Protocollo si concretizza la volontà dell’Autorità Portuale e del gestore del servizio rifiuti, Ge.Am. Spa - Gruppo Amiu, di realizzare il primo sistema di differenziazione dei rifiuti in ambito portuale a livello nazionale che riesca ad ottimizzarne la gestione, puntando a risultati di recupero e riciclo dei materiali raccolti.
L’accordo prevede una prima fase di campionatura dei rifiuti presenti nell’area portuale in modo da stabilirne le caratteristiche merceologiche, le quantità e le potenzialità di avvio a riciclo al fine di avere la fotografia quali-quantitativa dei materiali di imballaggio – acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro - e di individuare quali metodologie operative di raccolta siano più funzionali al loro recupero.
Conai, grazie all’esperienza sino ad oggi maturata, assicurerà a Ge.Am. le competenze necessarie per la progettazione e lo sviluppo del piano di gestione dei rifiuti finalizzato alla raccolta e all’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio.
Inoltre, il Consorzio Nazionale Imballaggi contribuirà all’acquisto delle attrezzature necessarie per il conferimento dei rifiuti differenziati dagli utenti portuali ed alla realizzazione di una campagna informativa e di sensibilizzazione necessaria a fornire informazioni per una corretta differenziazione dei rifiuti, indispensabile per garantire il successivo avvio a riciclo.
L’iniziativa è la prima di questo genere a livello nazionale, e tra le prime in Europa, ed è in linea con i criteri e i principi della Circular Economy e con il “Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare”.
“Con questa nuova collaborazione, nata per garantire un servizio che sta diventando una priorità in tutto il Paese, il Porto di Genova conferma la sua attenzione a ogni forma di miglioramento della situazione lavorativa e ambientale del suo spazio di lavoro- dichiara l’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Commissario dell’Autorità Portuale di Genova. Il Porto di Genova ha da tempo imboccato la strada dello sviluppo sostenibile, del rispetto massimo delle leggi in fatto di sicurezza e della cura del territorio portuale e cittadino. L’efficienza delle banchine dipende anche da questo tipo di interventi”.
“Dopo la recente firma del Protocollo di Intesa con il Comune di Genova, la collaborazione siglata oggi rappresenta il completamento del nostro impegno straordinario nel capoluogo ligure – dichiara Walter Facciotto, Direttore Generale di Conai – L’avvio del primo progetto nazionale di raccolta differenziata all’interno di un’area portuale è una sfida importante e ci permette di costruire percorsi virtuosi per l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio anche al di fuori dei contesti urbani. Siamo certi che questo progetto potrà costituire un modello di riferimento anche per altre aree portuali italiane”
Con questo progetto non solo come Gruppo AMIU rendiamo organico e completo il nuovo progetto di raccolta differenziata e recupero in tutta la città - afferma Marco Castagna, Presidente AMIU e Amministratore Unico di GEAM - ma avviamo il primo tassello del piano industriale di GEAM, società che intende porsi come realtà di riferimento nei servizi ambientali portuali a partire proprio dal contributo alla costruzione del primo vero "Green Port" italiano nella nostra realtà.
(Foto Copertina via Merlofotografia.com)