Ambientalisti e architetti su ecobonus: Agenzia delle Entrate definisca subito modalità di accesso a detrazioni per condomìni
“Siamo indignati perché questa importante occasione per la riqualificazione del patrimonio edilizio condominiale sarà sprecata per precisa responsabilità dell’Agenzia delle Entrate che non ha definito subito e in modo semplice i criteri di cessione delle detrazioni, vanificando così una buona norma voluta da Governo e Parlamento”
08 March, 2016
Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e Legambiente esprimono la loro preoccupazione per il grave ritardo nei tempi di definizione, da parte della Agenzia delle Entrate, delle modalità di accesso alle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica che riguardano i condomìni, provvedimento approvato con la Legge di Stabilità 2016 ed in linea con le proposte inviate da architetti e ambientalisti a Governo e Parlamento. Il testo approvato nella Legge di Stabilità prevede, infatti, di superare le difficoltà di accesso alle detrazioni fiscali per gli interventi edilizi attraverso la possibilità di cederli ai fornitori che, anticipando le risorse necessarie per gli interventi, possono innescare un processo virtuoso di rigenerazione sul patrimonio edilizio italiano.
L’accesso a questa opportunità sarebbe stato possibile solo dopo che l’Agenzia delle Entrate ne avesse definito le modalità, ovvero entro 29 febbraio 2016, cosa che, invece, non è ancora avvenuta. Considerando che le detrazioni scadono il 31 dicembre 2016 – e tenuto conto della complessità di una decisione di intervento da parte dei condomìni - è forte il rischio che i ritardi da parte dell’Agenzia delle Entrate e le incertezze rispetto all’orizzonte degli incentivi possano pregiudicarne il positivo esito. “Siamo indignati – sottolineano ambientalisti ed architetti - perché questa importante occasione per la riqualificazione del patrimonio edilizio condominiale sarà sprecata per precisa responsabilità dell’Agenzia delle Entrate che non ha definito subito e in modo semplice i criteri di cessione delle detrazioni, vanificando così una buona norma voluta da Governo e Parlamento”.