Rifiuti. Rete ONU: '300.000 tonnellate l'anno in meno grazie a settore dell'usato'
Ecco le prime stime fornite da Rete ONU, l'associazione che rappresenta gli operatori dell'usato italiani, e che verranno illustrate nel corso del convegno “Il valore aggiunto dell'usato all'economia circolare” in programma il prossimo 17 Marzo presso Palazzo Montecitorio
15 March, 2016
Il settore dell'usato sottrae circa 300.000 tonnellate l'anno di beni al mondo dei rifiuti (web escluso), pari a circa 4/5 chilogrammi per abitante l'anno. Sono queste le stime fornite da Rete ONU, l'associazione che rappresenta gli operatori dell'usato italiani, e che verranno illustrate nel corso del convegno “Il valore aggiunto dell'usato all'economia circolare” in programma il prossimo 17 Marzo presso Palazzo Montecitorio. L'usato contribuisce, dunque, concretamente alla riduzione della produzione dei rifiuti e rappresenta un antidoto al ricorso allo smaltimento in discarica salvaguardando l'ambiente e la qualità della vita delle nostre città riducendo le emissioni climalteranti.
“Il contributo ambientale del settore, però, potrebbe essere notevolmente migliorato se solo venissero rimosse alcune barriere e definite regole chiare ed emogenee per tutto il territorio nazionale. Il settore dell'usato ha, infatti, potenzialità per oltre 650.000 ton/anno di beni destinabili al riutilizzo (corrispondenti a circa 11 kg/ab/anno), con un valore di ricavo stimato in circa 1.300milioni di Euro/anno, pari a circa 2 €/kg ed a 21 €/ab/anno”, sottolineano dal Comitato scientifico di Rete ONU.
“L'appuntamento a Montecitorio vuole focalizzare l'attenzione sul quadro normativo, ancora inadeguato per le sfide di crescita sostenibile cui il nostro mondo è chiamato. Per questo Rete ONU ha sviluppato una proposta di legge che mira a costruire regole su misura per i beni usati e il riutilizzo che consentano il completo dispiegarsi dell'economia della seconda vita delle cose. Con la nostra proposta vogliamo inoltre interpretare lo spirito pubblico europeo che attribuisce al riuso una funzione ambientale determinante, che vogliamo venga messa a sistema nella cornice dell'economia circolare e della green economy", evidenzia Antonio Conti, portavoce della Rete Nazionale Operatori dell'Usato.