La prima regione Usa che vietò i sacchetti di plastica ci riprova. In discussione una nuova legge
La Contea di Suffolk vietava gli shopper già nel 1988, salvo poi tornare sui suoi passi. Se la nuova norma dovesse essere approvata verrà sancita la messa al bando tutti i sacchetti in plastica con manici e spessore inferiore a 2,25 millimetri
16 March, 2016
Era stata la prima regione degli Stati Uniti a vietare nel lontano 1988 i sacchetti di plastica, salvo poi cedere alle pressioni delle multinazionali. Adesso prova a tornare alle origini. La Contea di Suffolk, nello Stato di New York, in cui risiedono 1,5 milioni di persone, ha in programma la discussione di una legge che vieta la commercializzazione delle cosiddette “carryout bags” distribuite da supermercati, discount e piccoli rivenditori.
Se dovesse essere approvata, la norma sancirà la messa al bando tutti i sacchetti in plastica con manici che abbiano uno spessore inferiore a 2,25 millimetri. Saranno esenti invece quelli senza manici, con spessore anche inferiore a 2,25 millimetri, e i sacchetti forniti dalle farmacie. I commercianti potranno distribuire sacchetti di plastica con spessore maggiore, che la proposta di legge definisce “riutilizzabili”, a fronte di un costo da addebitare al cliente non inferiore a 10 centesimi di dollaro a sacchetto. Stesso discorso per le borse di carta riciclata.
"I sacchetti di plastica inquinano le nostre spiagge, le baie, oltre alle strade e ai parchi cittadini. Uccidono migliaia di mammiferi marini e uccelli di ripa ogni anno ", ha dichiarato Adrienne Esposito di Citizens Campaign for the Environment, un’associazione ambientalista che opera negli stati di New York e Connecticut. “Da quando gli shopper monouso sono diventati il prodotto più diffuso del commercio al dettaglio, la quantità di plastica nei nostri oceani ha superato la presenza del plancton” – ha invece dichiarato William Spencer, firmatario della legge, il quale sottolinea che non questo non è l’unico problema ambientale: “Per produrre i 100 miliardi di sacchetti utilizzati negli Stati Uniti ogni anno, vengono impiegati circa un miliardo di chili di combustibili fossili e circa un miliardo e mezzo di litri d’acqua. Limitare la quantità di plastica è un passo che numerose comunità in tutta la nazione hanno già intrapreso"
Come detto, la Contea di Suffolk era stata pioniera in questo, visto che per prima negli Usa vietò i sacchetti monouso quasi trent’anni fa, con una legge in cui erano presenti anche delle limitazioni per bicchieri e contenitori per alimenti in plastica. Un provvedimento che fu salutato come la risposta agli eccessi inutili di una “società usa e getta”. In tre anni di contenzioso con le aziende produttrici collegate a numerose multinazionali, come ad esempio Mc Donald’s, si riuscì comunque a mantenere in vigore la legge, ma nel 1992 una nuova maggioranza repubblicana approvò una moratoria sul divieto. Si riuscì solo a far approvare una norma per imporre ai rivenditori che utilizzavano sacchetti in plastica dei punti di raccolta in cui gettarli, così da avviarli direttamente a riciclo ed evitare che si disperdessero nell’ambiente.
Adesso però c’è l’occasione per tornare alle origini. Il disegno di legge contro la commercializzazione dei sacchetti di plastica sarà oggetto di un'audizione pubblica martedì 22 marzo. Se sarà approvata dal legislatore la norma avrà effetto per un anno dalla sua ratifica.
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