Ora della Terra: gli italiani preoccupati per il clima, pronti a spegnere la luce sabato 19 marzo
Sondaggio eseguito dall’istituto GfK per conto del WWF in occasione del prossimo grande evento internazionale dedicato proprio al cambiamento climatico, Ora della Terra/Earth Hour del 19 marzo. Il cambiamento climatico viene oggi percepito dalla stragrande maggioranza degli italiani come uno dei più gravi problemi ambientali, al pari dell’inquinamento dell’aria e delle acque. Il 73% lo considera “molto grave”
17 March, 2016
Gli Italiani dichiarano un’elevata disponibilità a cambiare le proprie abitudini per favorire la riduzione dei gas serra, complessivamente l’85%. Infatti per più di un terzo si tratta di una disponibilità accentuata (36% molto o moltissimo), per quasi la metà (49%) di una disponibilità più contenuta (abbastanza) ma comunque orientata in positivo. La disponibilità a modificare i propri stili di vita e di consumo risulta maggiore tra le fasce maggiormente scolarizzate. Questo risultato è molto incoraggiante, perché mostra la tendenza dei cittadini a fare la propria parte per contribuire alla soluzione del problema, pur a fronte dell’attuale scarso impegno degli attori pubblici e privati (istituzioni e imprese).
A questa elevatissima preoccupazione, però, corrisponde una altrettanto diffusa insoddisfazione per l’informazione da parte dei media, con un 36% che addirittura ritiene di aver ricevuto “poca o nessuna informazione”: un monito che dovrebbe indurre carta stampata e TV a moltiplicare gli sforzi di approfondimento, e non solo negli spazi dedicati. Tra coloro che chiedono maggiore informazione, ancora una volta si distinguono i giovani. E’ un tema su cui riflettere: in epoca di social media, i media “tradizionali” possono recuperare un ruolo di autorevolezza e serietà per la generazione digitale, solo garantendo un approfondimento corretto, meditato e continuativo su temi rilevanti e complessi come il cambiamento climatico. Insieme ai dati già citati l’indagine GfK ha rilevato che alla domanda su chi sia più impegnato attualmente contro il cambiamento climatico, non c’è da sorprendersi che la maggioranza (61%) risponda “le associazioni ambientaliste”. Al secondo posto, ma con poco più della metà dei consensi (36%) l’Unione Europea, mentre il Governo italiano e le grandi imprese sono considerati molto meno credibili (intorno al 15%), poco più delle imprese petrolifere multinazionali (13%).
ORA DELLA TERRA: L’EVENTO MONDIALE
La volontà di cambiare ‘il cambiamento climatico’ sarà proprio al centro dell’Ora della Terra, l‘evento mondiale del WWF che trascina con sè lo spirito delle mobilitazioni che hanno portato all’Accordo di Parigi sul clima e dunque alla decisione di affrontare globalmente il rischio climatico. Sabato 19 si spegneranno simbolicamente le luci per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30 di ciascun paese: si comincia dalle isole del Pacifico per compiere in 24 ore una ‘ola di buio’ fino alle coste atlantiche. Sui social si può seguire e condividere l’evento con #oradellaterra . L’Ora della Terra nel 2015 ha spento la luce in 7000 città e oltre 170 paesi e regioni del mondo, coinvolgendo oltre 2 miliardi di persone e centinaia di imprese. Quest’anno l’evento, giunto alla sua decima edizione, ha numeri da record: aderiranno ben 366 luoghi o monumenti simbolo in 178 Paesi , tra cui l’Empire State building di New York, l’Opera House di Sidney, la Tour Eiffel a Parigi, il Marina Bay sands a Singapore (il terzo casinò al mondo formato da tre grattacieli sormontati dallo Sky Park lungo 340 metri a forma di nave), il Kourou space centre nella Guyana francese (sede del principale centro di lancio europeo di missili spaziali) e Taipei 101, il quinto grattacielo più alto del mondo. Oltre 90 dei 178 paesi partecipanti andranno oltre il semplice spegnimento e l’iniziativa simbolica, e metteranno in campo iniziative concrete di riduzione degli impatti e dei consumi in funzione della sostenibilità, coinvolgendo cittadini, comunità e istituzioni sui temi dell’energia rinnovabile, gestione dei rifiuti, cibo e foreste.
In Italia hanno aderito finora oltre 200 luoghi tra comuni e palazzi storici dal nord al sud: Maschio Angioino, Castel dell’Ovo e piazza del Municipio a Napoli, scalinata del Pincio a Bologna, Castello Sforzesco a Milano. Una chicca tra gli spegnimenti simbolo avverrà nel Comune di Monte Isola, minuscola isoletta al centro del lago di Iseo, dove quest’anno verrà aperto il ponte galleggiante di Christo, monumento effimero della land art di eco internazionale; è un ponte che legherà idealmente terra e acqua, come una strada virtuale della sostenibilità. Si spegneranno le luci del Palazzo del Turismo.
A Parma spengono le luci il Battistero e il Palazzo del Governatore; a Bologna la scalinata del Pincio Palazzo vecchio, Ponte Vecchio, Cupola del Duomo, Davide San Miniato, Palazzo medici Riccardi, Palazzo Socrate Strozzi, la facciata della Stazione di SM Novella a Firenze, Piazza del Campo a Siena e Pisa con Piazza dei Miracoli. Anche nella città ‘simbolo’ dei cambiamenti climatici, Venezia, si spegne Piazza S. Marco mentre a Verona l’Arena, a Padova Piazza dei Signori, Piazza della Frutta, Piazza delle Erbe e la Facciata di Palazzo Moroni. In Abruzzo aderisce il Parco Nazionale della Majella, che spegne le luci della propria sede di Sulmona mentre si spegnerà tutto il centro storico di Vasto. In Molise sono ben 43 i comuni che aderiscono tra cui Campobasso (spegne il Municipio) e Isernia (Fontana Fraterna). In Sicilia aderiscono Palermo, che spegnerà le luci del teatro Massimo, e Catania (Piazza e Palazzo dell’Università.
Oasi WWF. Anche le Oasi WWF si mobilitano per Earth Hour. Appuntamenti speciali, con cene a lume di candela e passeggiate notturne nelle Oasi di Bosco Vanzago (Milano), Valmanera (Asti), Alviano (Terni), Macchiagrande (Roma), Monte Arcosu (Cagliari), Orbetello (Grosseto), Bosco San Silvestro (Caserta) e Le Cesine (Lecce) dove i visitatori potranno “toccare con mano” le energie rinnovabili visto che nella masseria Cesine è attivo un impianto di geotermia.
L’evento italiano ha già ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati: inoltre il fattivo contributo dei Comuni contribuisce al successo dell’iniziativa grazie alla partnership con l’ANCI. Per il secondo anno consecutivo la Marina Militare si unirà nel simbolico gesto dello "spegnere le luci" contribuendo al progetto di sensibilizzare il mondo ai problemi legati al riscaldamento climatico. Anche per il 2016 Marco mengoni conferma il suo sostegno alla campagna con il messaggio “ Earth Hour 2016, la Terra sono io, unisciti a me su www.loradellaterra.org””. Tra i testimonial quest’anno è arrivata anche l’adesione di Fedez. Insieme a loro sostengono l’Ora della Terra anche Neri Marcorè, Nicolò Fabi, Vittorio Brumotti, Lisa Casali.
Anche il mondo dello sport è sceso in campo a fianco del WWF: l’invito a diventare ‘campioni del clima’ arriva dalla Federazione Italiana Rugby e dalla Nazionale Azzurra. Adesione anche dal mondo del calcio con tutte le squadre della Lega B attraverso B Solidale, con i capitani che indosseranno le fasce verdi al braccio durante la gara, e del basket con Lega Basket. Qui sempre i capitani vestiranno le maglie verdi durante il riscaldamento e verrà letto un messaggio prima dell’inno mentre sui led apparirà un messaggio a sostegno di Earth Hour.
ROMA – EVENTO CENTRALE ‘BLUE/JAZZ’ A FONTANA DI TREVI
L’evento centrale sarà a Roma: sabato alle 20.30 Piero Angela, volto storico della divulgazione scientifica e testimonial del WWF, spegnerà le luci che illuminano la Fontana di Trevi. Il monumento si colorerà poi ‘virtualmente’ durante lo spegnimento, grazie al lighting designer, Claudio Berettoni, attraverso un sistema di proiezioni a led alimentate esclusivamente ad energia solare, con i colori del pianeta terra, mentre a cura di ICompany, il gruppo Dixie Booster, si esibirà in brani di musica Jazz-dixieland animando la piazza.
Il WWF sarà in piazza dal pomeriggio per sensibilizzare sui temi del clima il pubblico anche con un’iniziativa Social: sarà possibile scattarsi una foto insieme al panda da condividere sui propri social sfruttando la speciale cornice Earth Hour che girerà per la piazza.
Sempre a Roma anche la Basilica di San Pietro e il Colosseo si spegneranno insieme alle facciate di alcuni palazzi delle istituzioni: Palazzo Montecitorio, sede della camera dei Deputati, Palazzo Madama, sede del Senato.
Earth Hour vedrà a Roma lo spegnimento delle luci del bellissimo Palazzo Valentini sede della Città metropolitana di Roma Capitale, grazie alla collaborazione con il progetto SHAAMS (Strategic Hubs for the Analysis and Acceleration of the Mediterranean Solar sector) in cui partecipa anche il WWF Mediterraneo. Il progetto mira a sensibilizzare l'opinione pubblica in materia di energia solare attraverso la trasferibilità e la realizzazione di buone pratiche per facilitare l'adozione delle tecnologie solari. Tutte le classi delle scuole secondarie superiori dei 121 Comuni della Città Metropolitana hanno avuto inoltre l’opportunità di lavorare sul tema grazie ai materiali didattici messi a disposizione dal progetto SHAAMS: un kit didattico on-line http://shaamsplatform.org/partners/wwf/ (Renewable Energy Tool Box) sull’ importanza delle energie rinnovabili, con una sezione riservata agli alunni e una riservata ai docenti e un gioco on-line per testare le conoscenze acquisite.